Lettera ai genitori cinesi – un pezzo di storia dei Cinesi in Italia

意大利是我的家。

首先不好意思在华人街发一篇意大利文的文章,但我相信大家都会意大利语。请各位谅解。

文章原作者 :孙文龙,Associna.

 

Mio nonno Giuseppe arrivò in Italia nel 1957, dopo aver passato un anno a Hong Kong quando ancora era illegale uscire dalla Cina. Prima ancora di lui suo fratello Umberto sbarcò a Venezia nella metà degli anni ‘30. Entrambi hanno passato più di 40 anni qui in Italia. Sono tornati almeno una volta in Cina prima di morire. Potevano tranquillamente decidere di rimanere là ed avere la tomba lì, sulle montagne di Qingtian, però entrambi hanno deciso di concludere la loro vita a Bologna, dove hanno addirittura comprato le tombe per tutta la famiglia. Avevano la possibilità di tornare in Cina ed invece hanno scelto di rimanere a Bologna dove con i loro figli, nipoti ed amici passavano le serate a giocare a Mahjong, dove hanno costruito una vita, la loro vita.

Mio nonno Giuseppe ha semplicemente pensato che una tomba in Cina, sarebbe stata piena di polvere e con dei fiori freschi ogni tanto in un anno. Qui invece posso pregarlo ed onorarlo quando voglio, perché è qui che abbiamo messo radici io e la mia famiglia.

Fortunatamente io non sono l’unico. In Italia ci sono tanti ragazzi e tante famiglie di origine cinese che nonostante tutti i problemi, nonostante la crisi, nonostante le difficoltà hanno scelto di vivere e lavorare in Italia e morirci.

E allora cerchiamo di fare qualcosa, di difendere i nostri diritti e dire che anche questa è casa nostra. Qui lavoriamo, qui cresciamo i nostri figli e qui abbiamo la nostra casa. Cerchiamo di difendere ciò che abbiamo costruito con fatica ed impegno, cerchiamo di difenderci in modo costruttivo, cerchiamo di comunicare di più con la società italiana, cerchiamo di trovare delle soluzioni insieme, cerchiamo di essere sinceri con noi stessi. Cerchiamo di apprezzare ciò che ci ha dato l’Italia e allo stesso tempo di condannare qualsiasi forma di discriminazione.

Io faccio volontariato da 6 anni in Associna, da quando avevo 18 anni e sono diventato Italiano, come mio nonno. Lo faccio perchè sento che bisogna difendere la dignità e il lavoro dei cinesi, di quello che hanno fatto prima mio nonno poi mio padre e mia madre per me.

Se mio nonno fosse rimasto in Cina, forse non sarei neanche nato e non avrei tutto quello che ho adesso. Forse la mia famiglia non avrebbe avuto le stesse possibilità economiche e io non avrei potuto studiare, probabilmente non sarei ciò che sono ora.

Amo la mia famiglia, amo la mia casa ed il posto dove vivo.


Sun Wen-Long, Associna

Questa lettera è stata pubblicata anche su Huarenjie: http://www.huarenjie.com/thread-2410118-1-1.html

TRADUZIONE IN CINESE, ringraziamo Lele Sofia Chen per l’aiuto!

我的祖父Giuseppe于1957年来到意大利,在香港呆了一年后,非法的离开了中国。他的哥哥Umberto在30年代以偷渡到达威尼斯。两人在意大利已有40多年。在他们死之前至少有回国几次。他们可以决定回国享受晚年,让自己的坟墓立在青田县的山区,但是双方决定在Bologna结束自己的生命,而且还买好了家族坟墓。他们有机会回中国,最后还是决定了留在Bologna,与自己的孩子,孙子和朋友们每晚抽空打打麻将,在这里他们已经建立了一个生活,一个属于他们的生活。
我的祖父Giuseppe想如果他的坟墓建立在国内,它只会是铺满了灰尘,而且一年可能只能贡上一束鲜花。如果立在这里,随时随刻的能够来看望他,因为我们在这里已落地生根,这里有我和我的家人。
幸运的是,我不是唯一。在意大利,有这么多中国人的孩子,这么多中国人的家庭,尽管遇到所有问题,尽管遇到经济危机,尽管遇到困难重重,他们还是选择了在意大利生活和工作,到死为止。
那么我们尝试着做一些事情,来捍卫我们的权利,并说这也是我们的家,我们在这里工作,在这里培养了我们的子女,在这里有我们的家。我们试图捍卫我们努力建立的一切,我们以建设性的方式试图捍卫自己,我们尽量与意大利社会沟通,我们试图一起去解决问题,让我们要对自己诚实。让我们一起享受意大利所给我们的一切,同时谴责任何形式的歧视。
我在Associna志愿者做了6年,从我18岁开始,我已是意大利人就像我爷爷那样。我这样做是因为我觉得我必须捍卫中国人的尊严和工作,我的祖父的心血,我的父亲和母亲对我的付出。
如果我的祖父曾留在中国,也许我会甚至没有出生,我便不会拥有现在的一切,也许我的家人也不会有相同的经济情况,而我也不能够学习,我也许就不会是现在的我。
我爱我的家庭,爱我的家和我住的国家。

(感谢Lele 翻译)

Posted by on 28 Ottobre 2013. Filed under Associna, Prima Pagina, Racconti. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

36 Responses to Lettera ai genitori cinesi – un pezzo di storia dei Cinesi in Italia

  1. come dice maggior parte della nostra comunita’, beato te e la famiglia

  2. cosa si puo fare allora avete qualche idea? io direi di abbattere l’omertà tra cinesi ed essere piu possibile civili: gesti semplici come non sputare per strada ,essere puntuali a pagare le tasse e saper criticare anche la propria comunità perche per essere accettati si DEVE INTEGRARE.

    • 中国人一不偷二不抢,靠自己双手劳动,你们意大利人说中国人偷税,你们自己难道不偷税吗?你们说中国人吐痰,你们自己不乱丢垃圾吗?为什么总是把矛头指向中国人,你们自己为什么不先反思一下自己?中国人已经够不给你们添乱了,至少功大于过,没有中国人意大利今天会更糟糕,你们有这时间为什么不去管管其他移民,比如北非,阿拉伯等等的非法移民,他们偷抢拐骗的事情做了那么多,你们怎么不敢治治他们,整天拿中国当软柿子捏

      • mi dispiace deluderti antó, ma io sono cinese! ma di terza generazione! sei un pó troppo permaloso per i miei gusti, non so se vale la pena spiegarti cos’intendevo dire con il mio commento. ……..pensa che esiste anche in cina la legge di non sputare per terra ( credo) e anche i LAOWAI devono avere un permesso di soggiorno e attenersi a regole ben precise ( si devono fare anche gli esami del sangue) cosa che qui non fai. non c’è bisogno di arrabbiarsi tanto, antó!!! keep calm and live in peace!!!!

        • Ahhhh….ho capito! Non ti preoccupare, questi maleducati cinesi moriranno entro 50 anni, dopo di che ci saranno la 3° la 4° la 5° …. generazione, e saranno tutti corretti come tutti gli italiani perché la comunità italiana è perfetta, sì, sicuramente. Ma mi dispiace per te per ora, perche sei costretta ad avere i vincoli con quelli cafoni per colpa della tua pelle gialla, la forma degli occhi orientali, e il sangue cinese che hai nelle vene. Ma stai tranquilla, non arrabiarti così con quelli mezza morti, avrai un futuro radioso fra 50 anni…Keep calm and live in peace!

        • Cara Angela le cose che hai detto sono giuste, sono azioni che molti cinesi quotidianamente fanno e che secondo molti non è decoroso. Ma sono quelle affermazioni di cui tutti i cinesi noi stessi veniamo accusati indistintamente.

          Quando parli di sputare per terra, in realtà per strada non è mancata occasione di vedere ragazzi italiani fuori dalle scuole a sputare per terra (per troppe sigarette fumate, o per sentirsi cool e duri o chissà quale altra motivazione). Sportivi che a termine degli allenamenti sputano per mal salivazione durante le attività fisiche o persino giocatori di serie A in diretta televisiva.

          Per quanto riguarda la questione delle tasse, sia che si trattino di ritardi che effettive evasioni, è un’altra questione che viene così enfatizzata nei confronti dei cinesi che l’opinione pubblica sembra aver dimenticato che l’Italia è il paese con maggior tasso di evasione fiscale al mondo e questo non perchè sono arrivati i cinesi e hanno inventato il meccanismo. Lascerei quindi l’argomento alle autorità di competenza.

          • sono sposata con italiano e ho un figlio ” metà metà”, è l’unica ragione che mi fa rimanere in italia, mio marito non si schioderebbe x nessun motivo da qui. se non fosse x lui sarei gia andato via da qui . perche ultimamente ho visto un progressivo aumentare del lato xenofobo degli italiani. peró non ci voglio credere che gli italiani sono cambiati…. 15 anni fa non era cosi, i ristoranti cinesi brulicavano di gente ed eravamo ben visti. si stava bene tutti, prima dell’ euro…….noi cinesi oggi ci sentiamo un pò come gli ebrei di una volta. essere benestanti è visto come una colpa e non si pensa al sudore ,alla fatica e alle ore di apertura di un negozio, alla rinuncia delle vacanze estive…. ecc da parte dei cinesi , grandissimi lavoratori , cosa che abbiamo nel DNA. che ci possiamo fare??? siamo nati e cresciuti con tanta voglia di fare e lavorare e risparmiare per il futuro, il domani, i figli ecc. se mi dici di lavorare x 6 ore e 40 come da contratto , io ti chiederei di fare gli straordinari tutti i giorni!!!!
            sun : io dopo tanti anni che abito qui ancora non posso dire di sentirmi italiana nonostante abbia la cittadinanza italiana. mi sentiró italiana il giorno in cui vedró un giornalista di pelle gialla al tg1 parlare perfettamente l’italiano, dietro uno sportello comunale un cinese a stampare i certificati di nascita, e quando nessuno parlerà più delle leggende metropolitane nei nostri confronti ( mangiagatti, cinesi non muoiono mai, cinesi= mafiosi ecc ecc) leggende che d’altronde esistono solo in Italia ( l’ho raccontato ad inglesi americani olandesi e tedeschi che sono scoppiati a ridere). quando arriverà quel giorno mi sentiró al cento per cento italiana!

      • Giuseppe da Hongkong

        Antonio君
        話不是這樣說,我們中國人在外邦就更要守當地的法律,不應往懷處跟當地人比。辛勤工作,不偷不搶是我們做人的本份,對得著自己的良心。
        我們的一舉一動,人家看在眼裏,自會分岀青紅皂白。再者我們若在老外(在他邦的我們才是老外)面前作出 丟臉的事,不單損自己的形象,更甚者損害了
        咱們華人的形象。同胞們要努力,讓我們中國人成為意國眾小數族裔中的模範,好讓意大利主流社會對我們中國人刮目相看!
        此致
        香港Giuseppe

        Caro Antonio
        Onestà e dedicazione a lavoro devono essere parti della nostra prorpia coscienza. Così noi tutti dobbiamo sempre comportarci. Non penso il caso che ci vantiamo di queste qualità.
        Eppure altrimenti finisciamo per prenderci in giro. E poi inoltre noi cinesi dobbiamo comportarci diligentemente per migliorare la nostra immagine agli occhi della sociale currente principale in Italia. Ciao!
        Giuseppe da Hongkong

        • Giuseppe君
          我同意你说的每一句话。
          但是我认为你和Antonio君说得话并不矛盾。

          此致
          文思

        • Giuseppe君
          我同意你说的每一句话。
          但是我认为你和Antonio君说的话并不矛盾。

          此致
          文思

          • Giuseppe da Hongkong

            文思小姐,
            謝謝您的回覆。正如孫雲龍兄弟冀望,大家華裔積極融入意大利社會,與意大利社會溝通。教訓且吸取,凡事且往積極處想、求進步、求改善。
            想強調一下,老記著其他族群的缺點,則無助大家積極進取。
            總之、積極又積極!坎基女士(社會融合部部長)能成功,華裔意大利人也能成功!
            此致
            香港Giuseppe

            Cara Wensi
            Grazie della risposta! Come Sun Wen-Lung ha Sinceramente raccomandato, voi italiani della nazionalità cinese dovete costruttivamente comunicare colla e integrarvi nella societa italiana.
            Anche noi impariamo lezzioni dal passato. Pensiamo e viviamo spesso in modo per il meglio. Tuttavia voglio sottolineare che essere troppo preoccupato con sbagli delle altre genti non può facilmente facilitare una propria positiva mente.
            Forza positivamente! Ogni giorno positivamente amici! Signora Kyènge può farcela e potrono anche italocinesi!
            A presto!
            Giuseppe da Hongkong

    • Sei una persona piccola piccola.

  3. Pingback: L’Italia è la mia casa – Risposta alla Lettera ai Genitori Cinesi | Associna

  4. Pingback: La Lettera Aperta ai Genitori Cinesi è sul Corriere della Sera | Associna

  5. Pingback: La lettera aperta ai genitori cinesi | TokNok Italia

  6. Caro Sun Wen-Long, sono italiano e vivo in una zona d’Italia ad alta concentrazione di immigrati cinesi. Sono quindi abituato alle rispettive accuse che si lanciano italiani e cinesi: ognuno pretende dall’altra parte la perfezione. Mi ritrovo sempre, in contesti italiani, a fare il “difensore” dei cinesi, ma non credo che i cinesi non abbiano responsabilità. Per altro ho “esperienze” di emigrazione sia familiare che (su piccola scala: dal Sud al Nord Italia) personale. Credo che le migrazioni attuali hanno molti elementi in comune con le migrazioni del passato, anche italiane (ed a questo proposito ti consiglierei di leggere “Quando gli albanesi eravamo noi”). Per altri versi ci sono delle novità: le migrazioni attuali tendono ad avere un carattere (almeno nelle intenzioni dei protagonisti) più provvisorio: telefoni o internet mantengono di più i legami con la terra d’origine della posta cartacea e gli aereoplani rendono la possibilità del “ritorno” più (almeno apparentemente) concreta della nave. Per questo motivo temo che le prime generazioni, in generale, si integrerreranno difficilmente. Paradossalmente forse i giovani, proprio per le moltiplicate possibilità di relazione a disposizione, saranno più disposti che in passato ad integrarsi. Praticamente tutti i compagni di scuola stranieri dei miei figli (che, sottolineo, non hanno minimamente avuto danni da ciò nella loro preparazione scolastica) parlavano pefetttamente il DIALETTO della nostra zona o lo imparavano rapidamente 🙂 Ma la cosa più paradossale ancora credo che sia il fatto che, mentre forse più che in passato i popoli tendono a chiudersi, a sentirsi “diversi” e migliori degli altri, sempre più le nostre vite, a qualsiasi popolo appparteniamo, sono profondamente annodate a quelle degli altri, degli altri popoli. Non parlo per “buonismo”, ma credo sia una realtà oggettiva. Avrei altro da dire, ma non voglio invadere oltre 🙂 Spero di aver spiegato solo alcune cose che penso. Ciao 🙂

  7. Pingback: “Sun Wen Long scrive ai genitori cinesi” 孙文龙写给华侨家长 » Incontri ravvicinati - Blog - Repubblica.it

  8. Francesco Paganuzzi

    Fondamentalmente la penso come Lorenzo ma è possibile che i problemi siano anche più complessi di quanto appaiono.
    Sono bastati un paio di interventi di seconde generazioni un po’ critici verso i cinesi perché Sun Wen Long si precipitasse a scrivere in altro articolo che non rinnega le sue origini cinesi.
    E perché dovrebbe?
    E perché ritiene di precisarlo?
    Forse perché crede che sia possibile rinnegare le proprie origini, e non si accorge che forse proprio questo è un nervo scoperto in tanta parte delle dinamiche delle comunità cinesi in Italia.
    Non si accorge che scrivere di voler difendere la dignità e il lavoro dei cinesi in Italia è già un problema, perché non c’è un modo di difendere la dignità e il lavoro di qualcuno, se non difendendo la dignità e il lavoro di tutti.
    Fortunatamente nesssuno può rinnegare le proprie origini, non servono sforzi a questo riguardo, ma altrettanto fortunatamente nessuno ha origini migliori di un altro.

  9. ma cosa vuol dire per voi ‘sentirsi italiani’?io non l’ho capito. essere riconosciuti dagli italiani come italiani? credevo voi ci teneste ad essere cinesi, se foste considerati italiani che cinesi sareste? italocinesi forse?cioe’?50 e 50? ma perche’ poi? vi da’ fastidio essere visti come stranieri in italia? ma un italiano che non vi conosce come fa a sapere se siete italocinesi o cinesi cinesi?

    • ho la sensazione che sei italiano. perció mi permetto di dire che non hai un problema di ” pelle gialla e occhi a mandorla”. hai presente gli afro-americani in america? beh loro sì riconoscono le loro origini africane ma si SENTONO AMERICANI. Il giorno che italiani e cinesi non si distinguono più per il loro colore della pelle ma per ció che sono dentro io mi sentiró italiana o meglio cittadina del mondo.

      • Poverina, per realizzare il tuo sogno, 200 anni non sarebbe sufficiente…. Hai sempre il problema d’identità, pure il tuo figlio. Se pensi oggigiorno in USA le persone di colore non hanno una ideologia di essersi “diversi” ti sbagli alla grande, invece con la coesione le persone della razza ci si aiutano a sviluppare. Guarda Obama come è favorevole con i neri.

        Io non ho il problema di essermi una cinese, sarei felice ed orgogliosa di essere come sono fatta per tutta la mia vita.

        • ovvio anch’io sono contenta come sono fatta, ne vado orgogliosa, ma qui mi sento sempre sotto la lente, e sento molti pregiudizi ancora nei confronti dei cinesi. tutto qui.

          • scusami ma perche’ chiedete agli italiani di fare qualcosa che in cina voi non fareste mai? in cina perfino tuo figlio e’ uno straniero 100%… figuriamoci se sarebbero accettati dei laowai come cinesi, per non parlare dei pregiudizi. E poi scusami, se ti senti cinese e ne sei orgogliosa perche’ vuoi farti passare per italiana? capisci che non si puo’essere contemporaneamente 100% italiani e 100% cinesi? in olanda c’e’ meno pregiudizi? bella forza, finche l’economia tira siamo tutti amici, se c’e’ una crisi ognuno per se dio per tutti

          • Ciao GERE, non capisco quale è il tuo motivo a chiedere una italianocinese il perché su questa cosa? Lei non si sente molto cinese e non capisce il governo cinese.
            Le domande che hai fatte sono con un senso di superiorità, forse tu sei uno benestante che stai nel tuo paesino e non sai che ci sono centinaia tipi di vita diversi e la gente lotta per vivere.
            Poi c’e una cosa da informarti, LAOWAI non è una chiamata con cattiveria, anzi, è abbastanza simpatica.

          • Sul discorso di economia sono d’accordo con GERE, anche io ho sentito in questi ultimi 2 anni gli italiani sono diventati meno cortesi. Hanno perso la pazienza e si sfogano con gli stranieri, per la incompetenza di cambiare la loro società. Io ho paura di questo quindi non voglio più rimanere.

          • @wensi
            chiedo perchè non capisco cosa vuole. Da una parte mi pare voglia essere considerata italiana e che sia normale che un cinese possa essere preso per italiano, tanto che essere italiano non dovrebbe avere collegamenti con la razza, dall’altro si dichiara cinese. Quello che dico io è che non si può essere 100% italiani e contemporaneamente 100% cinesi, mi pare ovvio. Non ho nessuna idea di superiorità e mi spiace se hai pensato così, per me anzi, anche da italiano, vedo tutti i nostri limiti… però non mi spiego come mai in italia uno si aspetti di essere considerato italiano come gli altri mentre contemporaneamente in cina una cosa del genere non succederebbe mai.
            Qui se gli italiani si lamentano sono razzisti, ma lo sono anche in cina allora? La verità è che qui in italia o in cina non ci sono grosse differente di sentimenti, che siano tutti più o meno uguali e che come se io vado in Cina e da straniero mi tollerano, ma non fa loro molto piacere se guadagno più di loro, se voglio essere cinese, se chiedo cose che ritengo la cina mi debba dare e un mio figlio che nasca in cina, anche fosse hunxue non sarebbe nella maggioranza dei casi considerato veramente cinese… e se infrango anche minimamente la legge state sicuri che in cina sono molto meno tolleranti di quanto lo sarebbero se la stessa cosa l’avesse fatta un cinese, lo stesso per le forze dell’ordine… insomma esattamente come in italia per i cinesi. Quello che dico è che bisogna anche capire quelli che brontolano, che non sono degli irrazionali razzisti, ma che hanno gli stessi sentimenti di tutti e potremmo essere noi in diverse condizioni.

  10. fai bene a chiamarmi POVERINA wensi, perche io ho vissuto 14anni in olanda e non ho visto tutto sto pregiudizio nei nostri confronti, lì sono AVANTI. venendo qui ho perso più volte la mia dignità e sono stata molte volte offesa. ma anche tu sei POVERINO in quanto non conosci altre realtà che la Cina e l’Italia. …..

    • Ahahaha, sono una donna e ho la cittadinanza cinese, e mi sono laureata in Cina e studio l’italiano da 4 anni, sicuramente trovo la mia identità e conosco la Cina meglio di te. Ma ti capisco il tuo stato non confortevole perché qui mi riconosco come un ospite ma tu ti trovi la cittadina. Ma se parliamo del pregiudizio verso i cinese, ne conosco un sacco, e capisco perfettamente la tua rabbia. Ma non me ne prendo. Perché Io mi trovo bene con i miei amici italiani, con i colleghi italiani, con il prof, italiani, con i miei vicini di casa italiani, con il portinaio italiano, perché mi sono comportata gentile con tutti loro. Sono queste persone che rendono il valore alla mia esperienza italiana. Invece questi scorretti sono fuori del mio mondo tanto sono le persone povere che hanno una mentalità da dare la pietà. Qualche volta sono stata arrabbiata anche io, ma penso su due cose ritrovo il mio equilibrio: 1. sono straniera qui, certo devo confrontare queste situazione perché la umana ha dei difetti, in tutto il mondo non solo qui, anche in Cina. 2. Non bisogna punirmi per la colpa degli altri, non vale la pena, non bisogna pensare troppo sulla razza, come non bisogna criticarsi per i soldi rubati, bisogna criticare i ladri, sono problemi loro, non nostri.
      Non possiamo cambiare il mondo, ma possiamo cambiare il nostro umore, possiamo costruire un piccolo ambiente pacifiche amichevole con le persone c’entrano le nostre vite.
      Attenzione però, scrivi il commento così sotto un articolo così carino, corri il rischio di prendere i pregiudizi dai cinesi, sarebbe una vera tragedia. Mi raccomando.

    • Se tu per i 14 anni vissuti in Olanda e mi chiami “poverino”, devo ridere. Io ho una laurea cinese una laurea italiana, conosco 3 lingue, bella presenza, vent’anni, viaggiata in tanti paesi e posti, con una mentalità aperta e conosco tante persone, e soprattutto sono orgogliosa di me stessa, amo il mio popolo cinese e credo che io abbia e noi abbiamo un futuro radioso, probabilmente non vivrò in questo paese. C’è la differenza.

      • con quella proprieta’ di linguaggio mi pare difficile tu abbia preso una laurea in italia. comunque sei una studentessa straniera, io ne ho visto piu’ d’uno che sarebbero voluti restare in italia, in ogni caso la tua esperienza d’italia e’ limitata.

        • Ciao GERE, avere una laurea in Italia per me è stato difficilissimo. Sono studentessa straniera e non voglio restare in Italia, che è un paese che si sta incasinando, anche se lo amo tantissimo, capisco che per me non è un posto da trovare la vita. La mia esperienza d’italia è illimitata si Se parliamo della difficoltà io ne ho di più che quelli della seconda ,terza…generazione.
          Per capire le cose, l’esperienza è una parte, ma usare il cervello ed analizzare in un punto di vista culturale fa anche una parte. Ci sono i sociologo ma non hanno bisogno di imparare tutte le lingue.

  11. Francesco Paganuzzi

    Angela, credo che tu abbia ragione.
    E sicuramente hai ragione parlando dell’Olanda.
    Quella è una nazione che sostanzialmente è nata lottando contro le discriminazioni religiose cinque secoli fa, e ovviamente ha costruito una società e una cultura in cui le discriminazioni di ogni tipo sono considerate quasi inconcepibili.

  12. carA wensi, come la invidio! è bellA, laureatA e viaggia per tutto il mondo! io sono e rimango una poverina perche sono una desperate housewife senza laurea e senza bellezza. (anche se non ho due tre lauree, conosco sei lingue).Si troverebbe bene in Italia perchè i suoi valori sono apprezzati in questo paese. soprattutto la bella presenza! se mette tette e culo di fuori andrebbe ancora meglio!!!!!non voglio insinuare niente, ma non credo che conosca bene l’italiano ( come persona intendo) . sono serena anch’io dopo tutto, vivo bene la mia vita. ma non sono capace di camminare con un paraocchi e un paraorecchie. il cuore umano è una questione molto complicata. quando avrà la mia età penso che mi darebbe ragione sulle parole su citate. oppure c’è la possibilità che questo paese cambi. sa perche ho scritto delle critiche sotto questo articolo così “carino”? perche so cosa significa l’ipocrisia. e le ripeto, non sono capace di camminare con il paraocchi/orecchie!!!!! in fede angela.

    • Cara Angela, ho già capito che noi viviamo in mondi diversi. Quando il parlo di bella presenza tu pensi sulla puttanella. Quando vedo le cose positive nell’articolo tu le vedi ipocrite. Certo non parlo un italiano come voi ma lo parlo con difficoltà e coraggio. Continuo a praticarlo al meno per adesso posso esprimere i opinioni complicati, sono già contenta. Imparerò questa lingua per tutta la mia vita, la persistenza è una qualità che ho.
      Capisco che non puoi fare finta di non vedere e non sentire, ma essendo una italianocinese non bisogna mai dimenticare la tua ascendenza. In Cina abbiamo un detto: bevi l’acqua e pensa la sorgente. Le persone sono nate in epoca diverse, in paesi diversi, in famiglie diversi, e con destini diversi. Nessuno è nato scorretto. I loro difetti li vedo con spiacevolezza, qualche volta mi vergogna, spesso persino non capisco la loro lingua (dialetto). Ma io con loro non ho mai perso la mia simpatia e solidarietà, cerco di capire le loro difficoltà e spero la immagine dei cinese un giorno si migliora, ma capisco ci vuole tempo, non c’è la fare. Io non scriverei il commento che hai scritto, forse sei già italiana e gli italiani mancano questo concetto, il concetto di solidarietà.
      Non ti chiedo scusa per la “poverina”, tanto mi hai già chiamato “poverino”. Non mi hai fatto un minimo danneggio perché ho avuto le esperienze molto peggio ma tante, e ora sono una ferrea ; )
      Con simpatia Wensi

  13. @ wensi: la smette di chiamarmi poverina? non è affatto ” carino” perche noi due in fondo non ci conosciamo. anche perche mi sento molto ricca “dentro” di animo. grazie

  14. ciao Valentino mi sono commossa ti ricordi di me? sono amica di Luisa tua sorella
    un abbraccio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *