un solo esempio:
in Italia oltre 1 auto per famiglia , in Cina le auto sono ancora circa 1 ogni 100 famiglie.....
dato che:
- non esistono risorse (minerali ed energetiche) perché i cinesi (e gli Indiani, ecc.) possano MAI avere 1 auto per famiglia;
- non esiste alcun principio divino, razzista, religioso, laicista, ideologico, legale, ecc. per giustificare alle 99 famiglie cinesi su 100 che non hanno l'auto perché in media in Italia ne abbiano oltre 1 a famiglia e invece loro non dovrebbero aspirare ad averle;
- ecologicamente e in termini di risorse quell'incremento E' IMPOSSIBILE.......
é evidente che saranno UNA PARTE RILEVANTE (quante? 30, 50, 70?) le 100 famiglie italiane (e quelle statunitensi, inglesi, ecc.) a DOVER rinunciare (come? perché?...semplice, per immiserimento!) ad avere un'auto perché ci siano le risorse perché un certo numero di famiglie cinesi, indiane, ecc. (quante? 20, 30, 40 su 100?) possa averla e il ragionamento si pu? fare per quasi tutto il resto, da beni non indispensabili come il cellulare a beni indispensabili come l'acqua (paragonate i consumi medi di acqua per abitante in USA, Italia, GB, ecc. e Cina, India, Sudafrica, Brasile, Indonesia, ecc.), il tessile, ecc.
Ma perchè non riesci a cogliere la contraddizione che io ti ho messo in evidenza nel mio postò
All'interno della sterminata e popolosissima Cina
c'è già una parte di popolazione numericamente identica ai 60 milioni di italiani che consuma ai livelli degli italiani, e questo numero crescerà sempre di più.
Quello che io ti ho chiesto è, perchè vedi l'ingiustizia solo nel fatto che ci siano 60 milioni di italiani che consumano troppo (che poi mica tutti i 60 milioni di italiani sono benestanti), e non nei 60 milioni di cinesi che consumano come gli italiani?
E' ovvio che a livello procapite gli italiani consumino di più, perchè il totale della popolazione è infinitesimamente più piccolo rispetto al totale della popolazione cinese, ma all'interno della Cina è come se ci fosse già un'area come l'Italia che consuma come l'Italia.
Se io fossi il governo cinese, direi, "cavolo, è sbagliato!!! Ci sono 60 milioni di cinesi con auto, telefonini, etc., e 200 milioni (sparo una cifra a caso) a cui manca persino l'acqua corrente...non è che stiamo sbagliando qualcosina? Non sarebbe meglio che quei 60 milioni non avessero auto, cellulari, etc., cosicchè gli altri 200 avessero l'acqua corrente?"
Non sarebbe impossibile da attuare. Basterebbe aumentare i salari, migliorare il welfare, tutelare i diritti dei lavoratori.
Venendo al discorso colonialismo, che moralmente ed umanamente è una cosa orripilante, ma cerchiamo di dare una valutazione allo svolgimento dei fatti che prescinda da categorie morali.
Storicamente, è successo che le popolazioni che vivevano in aree piccole e non ricchissime di risorse naturali, andassero a colonizzare e saccheggiare i territori vasti e ricchi di materie prime, allo scopo di industrializzarsi.
Sarebbe stato insensato che avvenisse il contrario, no?
Che senso avrebbe avuto per i cinesi, o per gli indiani, vista la grandezza e ricchezza del loro territorio, venire ad occupare l'Europa? Nessun senso.
Adesso questi Paesi si stanno a sua volta industrializzando, ma chiaramente non hanno bisogno di venire ad occupare l'Europa per farlo, perchè:
- 1) possono contare su territori immensi e ricchi di materie prime.
- 2) non hanno bisogno di cercare "schiavi" altrove, in quanto sfruttano a più non posso la popolazione interna,
permettendo criminalmente alle multinazionali occidentali di sfruttare la propria gente per il tornaconto che ne deriva.
Parte della popolazione di quei Paesi è emersa dalla povertà, ma nel contempo si è assistito all'accentuarsi del divario tra ricchi e poveri.
Un sistema che produce multimilionari, i quali si sono arricchiti sullo sfruttamento di altre persone, non è sempre un sistema eticamente sbagliato, che sia in Italia o in Cina?
Che io sappia, le imprese cinesi stanno già delocalizzando il lavoro nelle parti del mondo meno sviluppate.
La Lenovo, per i cui successi eri tanto felice in un altro thread, è a sua volta una società multimilionaria che sfrutta la gente per pochi spiccioli, che lo faccia entro i suoi confini nazionali, o in Vietnam, chiaramente non importa, mentre il suo presidente non oso pensare che stile di vita lussuoso abbia.
Non c'è niente di realmente diverso, tra uno sfruttatore cinese, indiano, ed uno americano.
Non si pu? spiegare ed analizzare la realtà soltanto secondo l'assunto storico che siccome gli europei hanno colonizzato, e sono gli inventori dell'industrializzazione, allora tutti gli altri che attingono a quel modello sono perdonati. E' questione di coerenza.
Edit: ma quale Italia...c'è già una nazione ricca più numerosa della Germania, all'interno della Cina:
Nel 2010 si stimano 95 milioni di individui in Cina con un PIL pro capite di almeno 30mila
dollari (a PPA e prezzi del 2005), il 7,1% dell’intera popolazione, una cifra superiore alla
popolazione residente in Germania (81 milioni di individui con un PIL pro capite di 32.138
dollari nel 2010, stime Global Insight, ottobre 2010).
La rilevanza, in termini di numero di individui, della classe benestante cinese è stimata
raddoppiare ogni cinque anni nella prossima decade.
Nel 2015 i cinesi benestanti ammonteranno a 201 milioni (il 14,5% della popolazione), una
dimensione pari alla popolazione Francia, Germania e Italia messe assieme, dove la
popolazione nel 2015 è stimata a 206 milioni e il PIL medio pro capite a 32,738 dollari. Lo
stesso ritmo di incremento sarà conseguito nei cinque anni successivi, cosicché nel 2020
ci saranno 424 milioni di benestanti in Cina, il 29,8% della popolazione totale 2.
Una grandezza paragonabile a quella di tutta la popolazione l’Europa Occidentale, stimata nel
2020 è di 421 milioni con un PIL medio pro capite di 36,088 dollari (Global Insight, ottobre
2010, Grafico 1.1).
Fonte:
http://www.confindustria.it/studiric.ns ... 1-2011.pdfIo un reddito annuo di 30.000,00 dollari lo vedo col binocolo, a differenza di quei
95 milioni di cinesi...