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Arte - Cultura - Storia / la cultura islamica ponte fra Cina e Occidente
« il: 31 Agosto, 2007, 08:27:06 am »
per rispondere positivamente allo stimolo di Nassim, ossia di parlare su questo Forum non di teorie islamofobiche versus teorie integraliste islamiche (che qualcuno cerca di rilanciare su nuovi topic dopo che finalmente quello "faithfredom" era stato chiuso...) ma di Islam e Cina, vorrei riassumere alcuni elementi del ruolo eccezionalmente importante per la Stoia umana (e dell'Occidente in particolare) svolto dale società e dalle culture islamiche come ponte fra Cina ed Occidente.
1) l'unificazione parziale linguistico-ideologico-culturale (e in alcuni periodi politica) sia pure nel rispetto di massima delle fioriure culurali locali realizzata dai poteri islamici nel Medioevo in un'area dal Nordafrica all'Iran ha favorito enormemente gli scambi materiali ed mmateriali in quell'area e rafforzato gli influssi estremo-orientali verso il Mediterraneo ("Via della Seta" e simili); fra gli apporti di matrice cinese che giungono in Occidente grazie a ci? e grazie alle rielaborazioni di culture islamizzate del Medio Oriente ci sono:
- gli agrumi;
- la carta;
- la polvere pirica;
- le ceramiche bianche-azurre (poi dette azulejos);
- l'arco doppio da guerra;
- l'allevamento del baco da seta e la produzione della seta;
- il té;
- le decorazioni a nuvole, dragoni e fenici;
- le campane di bronzo.
2) il fiorire economico e culturale nel Medioevo della civiltà islamica generò un immenso mercato per merci cinesi, favorendo lo sviluppo delle manifatture cinesi, tanto che se ne crearono di apposite per l'export verso il Mondo Islamico, ad esempio di ceramiche e porcellane (su modelli di moda nel Mondo Islamico) e tappeti;
3) al tempo stesso, moltissime manifatture nel Mondo Islamico e poi in Europa nacquero per copiare (allora non erano i Cinesi a copiare....) prodotti cinesi; ad esempio le manifatture di ceramiche turche di Iznik copiavano le pocellane cinesi e lo stesso si fece in Europa in Germania (Meissen), Italia (Gubbio), rania ed Inghilterra: furono tali "copiature" a favoire lo sviluppo di manifatture occidentali in specifici settori (seterie, ceramiche/porcellane, ecc.);
4) numerosi elementi simbolici-decorativi inesi entrarono nelle arti applicati prima del Mondo Islamico e poi dell'Occidente; ad esempio i cieli con nuvole arricciate, le fenici, le decorazioni bianco-blu delle stoviglie, alcuni tipi di decorazioni dei tappeti, tutta la seteria, ecc;
5) molti elementi del Sufismo islamico (che fu tutt'altro che marginale nella Storia e che influenz? anche il pensiero occidentale; es.: Francesco d'Assisi e Teresa d'Avila, la musica sacra cosidetta "celtica" studiata anche da Loreena Mc Kennith - vedi The Mask and he Mirror-, la poetica occitana e siciliana, alcune parti della Commedia di Dante, del Decameron del Boccaccio, dei Canterbury Tales di Chaucer, l'opera di Milton, alcune parti di Shakespeare) a cui giustamente si riferisce nassim hanno le loro radic nelle dottrine e soprattutto nelle pratiche cinesi ed indiane, sia a livello di tecniche (meditazione, ascesi, ecc.), sia di simbologie (il ruolo dela luce), sia a livello di concezioni (il ruolo della purezza, il ruolo della ricerca del disprezzo altrui, ecc.);
6) infine, Mongoli e Tartari, pur non essendo Cinesi, erano fortemente influenzati da elementi culturali ed artistici cinesi; quando si islamizzarono (mentre i Cristiani speravano di usarne la foza genocida contro i Musulmani: vedi anche il vero scopo delle missioni dei Polo in Cina) diedero vita a compagini statuali e società (esemio: Timur/Tamerlano in Asia Centrale) in cui elementi della cultura cinese (es.: lo studio dell'astronomia, l'uso delle ceramiche invetriate, ecc.) e di quella islamica si fondevano e che avevano una osizione geografica che ne faceva le chiavi dei percorsi di scambio materiale ed immateriale fra Estremo Oriente e Mediterraneo.
Tutto ci? e molto altro ancora (ho riassunto al massimo) mostra come perfino in epoche di guerre terribili si realizzarono scambi materiali e immateriali, influssi, "contaminazioni", "globalizzazioni" su scale di decine di migliaia di chilometri e che costituirono elementi decisivi per rendere meno arretrato e barbaro l'Occidente . Fenomeni in cui le culture cinese (ma anche indiana) ed islamiche (specie dell'Iran e dell'area siro-palestinese, ma anche dell'Afghanistan e della Mesopotamia) ebbero n uolo enoerme e positivo.
Credo che sarebbe bene partire da qui, in positivo, per approfondire il tema "Cina ed Islam", senza scadere in diffusioni di odio e menzogne storiche gratuite (a cui, come nassim, non sono più disposto a rispondere e spero non inquinino anche questo novo topic).
1) l'unificazione parziale linguistico-ideologico-culturale (e in alcuni periodi politica) sia pure nel rispetto di massima delle fioriure culurali locali realizzata dai poteri islamici nel Medioevo in un'area dal Nordafrica all'Iran ha favorito enormemente gli scambi materiali ed mmateriali in quell'area e rafforzato gli influssi estremo-orientali verso il Mediterraneo ("Via della Seta" e simili); fra gli apporti di matrice cinese che giungono in Occidente grazie a ci? e grazie alle rielaborazioni di culture islamizzate del Medio Oriente ci sono:
- gli agrumi;
- la carta;
- la polvere pirica;
- le ceramiche bianche-azurre (poi dette azulejos);
- l'arco doppio da guerra;
- l'allevamento del baco da seta e la produzione della seta;
- il té;
- le decorazioni a nuvole, dragoni e fenici;
- le campane di bronzo.
2) il fiorire economico e culturale nel Medioevo della civiltà islamica generò un immenso mercato per merci cinesi, favorendo lo sviluppo delle manifatture cinesi, tanto che se ne crearono di apposite per l'export verso il Mondo Islamico, ad esempio di ceramiche e porcellane (su modelli di moda nel Mondo Islamico) e tappeti;
3) al tempo stesso, moltissime manifatture nel Mondo Islamico e poi in Europa nacquero per copiare (allora non erano i Cinesi a copiare....) prodotti cinesi; ad esempio le manifatture di ceramiche turche di Iznik copiavano le pocellane cinesi e lo stesso si fece in Europa in Germania (Meissen), Italia (Gubbio), rania ed Inghilterra: furono tali "copiature" a favoire lo sviluppo di manifatture occidentali in specifici settori (seterie, ceramiche/porcellane, ecc.);
4) numerosi elementi simbolici-decorativi inesi entrarono nelle arti applicati prima del Mondo Islamico e poi dell'Occidente; ad esempio i cieli con nuvole arricciate, le fenici, le decorazioni bianco-blu delle stoviglie, alcuni tipi di decorazioni dei tappeti, tutta la seteria, ecc;
5) molti elementi del Sufismo islamico (che fu tutt'altro che marginale nella Storia e che influenz? anche il pensiero occidentale; es.: Francesco d'Assisi e Teresa d'Avila, la musica sacra cosidetta "celtica" studiata anche da Loreena Mc Kennith - vedi The Mask and he Mirror-, la poetica occitana e siciliana, alcune parti della Commedia di Dante, del Decameron del Boccaccio, dei Canterbury Tales di Chaucer, l'opera di Milton, alcune parti di Shakespeare) a cui giustamente si riferisce nassim hanno le loro radic nelle dottrine e soprattutto nelle pratiche cinesi ed indiane, sia a livello di tecniche (meditazione, ascesi, ecc.), sia di simbologie (il ruolo dela luce), sia a livello di concezioni (il ruolo della purezza, il ruolo della ricerca del disprezzo altrui, ecc.);
6) infine, Mongoli e Tartari, pur non essendo Cinesi, erano fortemente influenzati da elementi culturali ed artistici cinesi; quando si islamizzarono (mentre i Cristiani speravano di usarne la foza genocida contro i Musulmani: vedi anche il vero scopo delle missioni dei Polo in Cina) diedero vita a compagini statuali e società (esemio: Timur/Tamerlano in Asia Centrale) in cui elementi della cultura cinese (es.: lo studio dell'astronomia, l'uso delle ceramiche invetriate, ecc.) e di quella islamica si fondevano e che avevano una osizione geografica che ne faceva le chiavi dei percorsi di scambio materiale ed immateriale fra Estremo Oriente e Mediterraneo.
Tutto ci? e molto altro ancora (ho riassunto al massimo) mostra come perfino in epoche di guerre terribili si realizzarono scambi materiali e immateriali, influssi, "contaminazioni", "globalizzazioni" su scale di decine di migliaia di chilometri e che costituirono elementi decisivi per rendere meno arretrato e barbaro l'Occidente . Fenomeni in cui le culture cinese (ma anche indiana) ed islamiche (specie dell'Iran e dell'area siro-palestinese, ma anche dell'Afghanistan e della Mesopotamia) ebbero n uolo enoerme e positivo.
Credo che sarebbe bene partire da qui, in positivo, per approfondire il tema "Cina ed Islam", senza scadere in diffusioni di odio e menzogne storiche gratuite (a cui, come nassim, non sono più disposto a rispondere e spero non inquinino anche questo novo topic).