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Attualità / paolo sarpi: cade la maschera?
« il: 31 Maggio, 2007, 12:39:14 pm »
leggete questa notizia! Ecco che forse comincia a cadere la maschera e si mostrano i VERI motivi, speculativi, di certe iniziative di delocalizzazione/deportazione dei Cinesi da Paolo Sarpi.
Scacciati i Cinesi, che sono comunque una comunità economicamente forte, sarà più facile alla speculazione "gestire" le "grandi trasformazioni" urbane nella zona fra il Cimitero e la Stazione garibaldi.
Che poi tali trasformazioni si decidano scavalcando il Consiglio Comunale, senza concorso di idee internazionale fra architetti, con accordi oscuri fra qualche finanziaria e senza specificare l'origine dei soldi, va benissimo ai "buoni" Milanesi elettori di Moratti e soci! E poi hanno il coraggio di rendersela coi Cinesi e di favoleggiare di "Triadi", ecc.! uando si sta preparando un'operazione degna del sacco camorristico di Napoli!

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AssoForum / fonte di notizia sul Tibet in "news da google"
« il: 25 Maggio, 2007, 09:37:24 am »
fra le notizie oggi presenti in news da Google di Associna  ve ne é una sul Tibet che rimanda ad un articolo di Maurizio Blondet.
Non voglio discutere qui sul Tibet.
Voglio solo far presente chi é l'autore dell'articolo, per far notare che le campagne antisemite ed anticinesi spesso hanno gli stessi autori.
Leggetievi chi é Maurizo Blondet:

http://shylock.splinder.com/archive/2005-08

ed ecco cosa ha scritto Blondet sugli eventi di Via Paolo Sarpi:
http://ragnarok2000ragnarok.spaces.live ... 1207.entry

e sui Cinesi in Italia:
http://www.italiasociale.org/alzozero07/az150407-4.html
quest'ultimo scrito é apparso sul sito di "Italia Sociale" che é un sito neonazista che ospita articoli del negazionista Faurisson, quello che nega lo sterminio degli Ebrei da parte dei nazisti e che per questo é stato condannato in Francia.

ed eccovi una lettera aperta inviata da un lettore ad un sito per accusare Blondet di razzismo:

http://www.luogocomune.net/site/modules ... t_id=88864

Che credibilità pu? avere un simlie personaggio? E' giusto mantenere i suoi scritti fra le news di Associna?

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Attualità / poi parlano delle "violenze" dei Cinesi a Via Paol
« il: 24 Maggio, 2007, 15:32:51 pm »
ecco le testimonianze di come una legittima e bella festa per la vittoria del Milan si é trasformata in devastazione vandalica:

http://liberoblog.libero.it/sport/bl7024.phtml

Ve l'immaginate se i Cinesi di Via Paolo Sarpi avessero fatto il 10% di questo?
Ma forse quando si sfascia la città in nome della squadra di Berlusconi é meno grave per la Moratti e per i suoi vigili di quando si scende in piazza con la bandiera cinese (che i siti leghisti insultano perché "comunista"!)....

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AssoIniziative / Intermundia e altro
« il: 21 Maggio, 2007, 20:57:50 pm »
E' bello vedere la presenza delle 2 G, inclusa Associna ad "Intermundia" a Piazza Vittorio (Esquilino), a Roma.
Però credo che si debba fare un passo avanti dall'autorappresentazione e cominciare ad occuparsi attivamente e collettivamente di approfondire le questioni delle "identità" e di prendere posizione per arginare le offensive razziste basate sugli stereotipi e le menzogne su tali temi.
Ad esempio, nella stessa Piazza Vittorio a Roma, una serie di organizzazioni (il Gruppo Storico Romano, il Sindacato Autonomo dei lavoratori della sanità FIALS e il Comitato dei residenti dell'esquilino guidato da Caratelli - quello che protesta perché si usa il dragone cinese a carnevale dicendo che insulta "la tradizione italiana"!!!!), il 26 maggio organizzano una ridicola "festa della romanità" in cui fra l'altro simulerano uno spetacolo di gladiatori, che era una pratica originariamente selvaggia e criminale della Roma imperiale.
Niente che riguardi i Cinesi, in apparenza, e invece in effetti un tassello di una campagna di re-invenzione (anche facendo appello all'esaltazione della peggior barbarie)  dell'"identità" dell'Esquilino, proprio in funzione ANTICINESE!!!!
Se non si é in grado di capire  la pericolosità nella costruzione dell'immaginario collettivo di simili strategie e non si prendono niziative concrete per valorizzare il rapporto (già nell'antica Roma!!!) fra Cina e Italia (e perfino con Esquilino, area peraltro di immigrati, all'epoca romana repubblicana, gli "exquilini"), non ci si lamenti, poi, se si viene un giorno presi a calci e trattati come cani!

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Generale / conoscere il razzismo anticinese
« il: 21 Maggio, 2007, 13:41:39 pm »
ecco alcune perle di razzismo anticinese delle ultime settimane sul giornale e sui forum della Lega Nord:

dal forum del giornale "La Padania", 17.05.07:
Ora anche i Cinesi vogliono dettar legge

ALBERTO WAGNER Treviso
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 Plonto? Qui cinese che vive in italia, ma pelchè non vi lassegnate?
Se ci mettiamo in testa una cosa poi la facciamo! Tanto non selve a niente, non selve a nulla se vi agitate.
Noi ziti-ziti fale quello che voliamo!
E’ così, con scuola di Mao Tze Tung.
Fra un po’ aspettiamoci telefonate del genere a Radio Padania Libera...


dal giornale "La Padania" (13.04.07):
"i quotidiani benpensanti scriveranno del disagio sociale, della mancanza di integrazione, del razzismo di cui sono vittime i poveri cinesi. Balle. Questi, o almeno molti di questi, non sono a Milano per integrarsi, ma per conquistare pezzi di città.
Conquistarli e piegarli ai loro usi, ai loro odori, al loro modo di vivere, ma soprattutto alle loro leggi.  Noi l’avevamo detto. Da quindici anni, da quando siedo in Consiglio Comunale, (...) raccolgo firme ai gazebo della Lega (...)  I cinesi si incazzano. E manifestano, e reagiscono, e picchiano, e resistono, e protestano. Protestano perché ormai erano abituati a farsi gli affari loro, alla faccia di tutto e di tutti.

dal sito del Movimento Giovani Padani (27.04.07):
ôCom' è possibile - afferma Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord e Coodinatore Federale del Movimento Giovani Padani  - tollerare che un intero quartiere di Milano sia in mano a traffici e mafie straniere? Perchè i cittadini milanesi vengono considerati di serie B? Le istituzioni - afferma il deputato leghista - non possono rassegnarsi a questo tato di cose. E’ invece giunto il momento di reagire e bonificare Chinatown a Milanoö.

E per finire ecco alcuni dei commenti sui Cinesi che, assieme ad elogi della Lega Nord, si trovano sul sito nazifascista "Trincea d'Europa" (20.04.07):

"magari ci fosse IL DUCE li avrebbe rispediti tutti nel loro paese!!!!!!!
  utente anonimo  

   20 Aprile 2007 - 15:44
 
Con un fondo di scarpa sulle braghe!
A NOI!"

Ma c'é (anche su questo stesso forum) chi si ostina a negare che ci sia razzismo....

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Attualità / la culturacinese sempre più antica
« il: 18 Maggio, 2007, 13:42:20 pm »
da "La Repubblica" di oggi:

CINA: TROVATI I PIU' ANTICHI IDEOGRAMMI CINESI
Archeologi cinesi hanno annunciato la scoperta di un insieme di pittogrammi, che hanno tra i 7.000 e gli 8.000 anni d'eta', circa 2.000 anni antecedenti ai geroglifici egiziani. Secondo l'agenzia Xinhua, gli oltre 2.000 pittogrammi si trovano nelle grotte Damaidi del monte Baishan, nella regione autonoma del Ningxia Hui. Finora gli storici ritenevano che i caratteri cinesi piu' antichi fossero quello trovati su ceramiche di quasi 4.500 anni e in ossi di tartaruga e corazze di 3.000 anni. Le sculture preistoriche di Damaidi furono scoperte negli anni '80, si estendono su una superficie di 15 chilometri quadrati e mostrano motivi come il sole, la luna, le stelle, oltre a scene di caccia e agricole. Nel 1899 gli archeologi cinesi dissotterrarono per la prima volta ossi di tartaruga iscritti con ideogrammi, che erano utilizzati nei rituali divinatori durante la dinastia Shang (1766-1122 a.C), la seconda a governare la Cina. Piu' di un secolo piu' tardi, nell'anno 2.000, scoprirono alcune brocche di ceramiche dipinte, risalenti a circa 4.500 anni d'eta', con resti di caratteri considerati gli indizi piu' antichi della scrittura cinese fino alla scoperta annunciata oggi.

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Attualità / PIANO ANTICINESE A MILANO
« il: 17 Maggio, 2007, 15:10:23 pm »
Ecco, da "La Repubblica", alcuni punti del Piano presentato dal Ministro Amato, d'accordo con il Sindaco Moratti, per Milano:

"Anche a Milano il "patto" Minniti-Moratti prevede soluzioni all'emergenza stranieri. Fra queste, la "delocalizzazione" di Chinatown, magazzini e negozi che fanno import export dall'Asia, ma che oggi si concentrano in quelle poche vie del centro, creando non pochi problemi alla viabilità e alla vivibilità nel quartiere. Dove traslocare le attività commerciali cinesi ancora non è stato deciso, anche se si sta valutando la fattibilità di un trasferimento ad Arese, nella vasta area dell'Alfa Romeo in attesa di riconversione. Nel capoluogo ambrosiano al prefetto saranno attribuiti poteri straordinari per superare le grandi baraccopoli abusive abitate dai nomadi oggi concentrate tutte a Milano."

Ecco un bell'esempio  del concetto di "integrazione" all'italiana: deportare i commercianti cinesi e solo loro, quindi su base ETNICA) nello spazio abbandonato e degradato dell'ex-Alfa Romeo di Arese ("in attesa di riconversione"), tanto per favorire l'"apertura" della comunità agli Italiani, no?!
Interessante (anche per tutti quei Cinesi che hanno pregiudizi contro i Rom) l'accostamento fra questa misura e quelle riguardanti appunto i rom. Poi toccherà a Roma-Esquilino?

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AssoForum / iniziative sulle "identità"
« il: 14 Maggio, 2007, 10:44:05 am »
visto che molte parti del forum riguardano direttamente o indirettamente i temi delle "identità" (identità cinese/italiana", "identità 2G", "integrazione", perfino "identità...padana"), non si potrebbe organizzare qualche riunione/seminario di Associna su questo tema, per confrontarsi, magari invitando anche qualche operatore che si occupa della questione (rappresentanti di associazioni interculturali, antropologi, sociologi, mediatori culturali, amministratoriecc.), ma anche i rappresentanti delle asociazioni locali cinesi (1 G e soprattutto commercianti e ristoratori), per non fare un dobattito tutto teorico, ma affr9ontare anche le implicazioni culturali e socio-economiche  concrete?
A Roma si potrebbe fare ad esempio proprio ala sede dell'Associazione Commecianti Cinesi (Via  Turati 140), se loro sono d'accordo, o a quella dell'Associazione "Il Cielo sopra Esquilino" (sempre all'Esquilino) e il costo sarebbe zero.
Inltre, durante il Seminario si potrebbero, tramite Internet, ricevere interventi da altri città e rispondere.

2844
Attualità / libro "IL NEMICO CHE NON C'E'"
« il: 04 Maggio, 2007, 11:31:29 am »
per tutti coloro che (Cinesi e/o Italiani) sono interessati a capire meglio i meccanismi con cui vengono fabbricati gli stereotipi sulle identità, che favoriscono odio e razzismo, e che abitano a Roma (in particolare nell'area dell'esquilino o in aree che permettano di raggiungere l'Esquilino facilmente), segnalo che domani, SABATO 5 MAGGIO 2007, alle re 18.30, presso la Libreria ESQUILIBRI in Via Giolitti 319-323 (é la strada accanto alla Stazione Termini) si svolgerà la presentazione, con la partecipazione dell'autore, del libro dell'antropologo  Silvio Marconi "IL NEMICO CHE NON C'E'" (Edizioni Dell'Arco, Milano, 2006) dedicato a tali temi.

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Attualità / articoli su "La Cina in Noi"
« il: 04 Maggio, 2007, 11:13:51 am »
non lo faccio per farmi pubblicità (tanto più che il  mio contributo é gratuito), ma solo per segnalare approfondimenti che potrebbero essere utili per tesine, iniziative e quant'altro: sulla rivista "LA CINA IN ITALIA" (lacasrl@hotmail.com; 06.66625584 - 06.452215491; fax 06.2295797; Editore Hu Lanbo) sono cominciati ad apparire 4 articoli miei (Silvio Marconi), in Italiano e tradotti dalla Redazione in Cinese, dal titolo complessivo "LA CINA IN NOI", dedicati agli elementi della quotidianeità taliana (dal té ai mortaretti, dal riso alle decorazioni floreali, ecc.) che sono di origine cinese e che mostrano quanta Cina ci sia...nella stessa cultura ed identità italiane, nonostante quel che pensano i sinofobi. Il primo aticolo é apparso nel numero 3/$ della rivista (uscito ad aprile 2007), il secondo é sul numero successivo (in uscita a maggio). Spero siano utili a qualcuno. Mi piacerebbe anche conoscere le reazioni di chi li legge, per miglorare in futuro le mie collaborazioni gratuite con la rivista.

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Attualità / iniziative dette "interculturali" e Cinesi
« il: 29 Aprile, 2007, 09:23:20 am »
In Italia molti Comuni organizzano iniziative dette "interculturali", anche in città dove sono forti comunità cinesi. ma a parte qualcosina per i "capodanni cinesi!", non mi pare ci sia né da parte dei Comuni e delle Associazioni organizzatrici, né da parte delle Associazioni cinesi uno sforzo per far partecipare attivamente i Cinesi a tali iniziative.
Ad esempo, dal 21 al 26 maggio 2007 a Piazza Vittorio a Roma si svolgerà nuovamente INTERMUNDIA (avviene tutti gli anni), ma non mi risulta sia previsto nulla in rapporto con la comunità cinese all'Esquilino, i suoi negozi, i suoi ristoranti, che pure sono prevalenti in quell'area, né con quelle indiana, bangladesha, pakistana comunque forti in quel quartiere. Quanto ancora dovrà andare avanti così prima che iniziative simili smettano di esere astronavi che atterrano in seno alle comunità migranti e poi ripartono, senza coinvolgerle? Ci sono esempi positivi di coinvolgimento in altre città?

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Attualità / la Cina nei libri di scuola italiani
« il: 25 Aprile, 2007, 10:50:23 am »
In Italia sono state già fatte molte ricerche su come vengono presentati nei libri di testo delle scuole argomenti cme il Medio Oriente, l'Islam, l'Africa, i Neri. Sarebbe bello analizzare come si parla (o non si parla) in quei libri di testo (specie di Storia) della Cina. I libri delle scuole superiori, innanzi tutto, che una parte dei giovani Cinesi 2G frequentano, ma anche quelli di elementari e medie frequentati dai loro fratelli minori. Si porebbe soprattutto sinteticamente rispondere in questa analisi alle seguenti domande:
1 - si parla e come del contributo della Cina alla scienza, alla tecnologia ed alla cultura mondiale nella Storia?
2 - quanto spazio é dedicato alla storia della Cina rispetto a quella di altri Paesi extraeuropei ed extramediterranei, ad esempio gli USA, il Messico, il Giappone?
3 - quanto spazio è dedicato a Marco Polo e quanto ad elementi della storia della Cina che non hanno a che fare con Marco Polo?
4 - si parla e come delle aggressioni coloniali europee (e della "guerra dell'oppio") alla Cina?
5 - gli insegnanti integrano gli elementi contenuti nei libri di testo sulla Cina oppure al contrario addirittura sorvolano sulle cose dette nei libri?

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Uno degli argomenti usati per criminalizzare in Italia l'intera comunità cinese é quello che esalta e sottolinea la sua "chiusura". Un'indagine svolta nel Rione Esquilino da un gruppo di antropologi  ("Esquilino Plurale") e di orientalisti (dell'Associazione "VersOriente") romani nel 2005 e presentata a novembre di quell'anno presso la Facoltà di Studi Orientali dell'Università "La Sapienza" di Roma (che si trova proprio all'Esquilino) ha tra l'altro messo in evidenza i punti seguenti relativi ale forme in cui sono organizzate le vetrine e gli spazi dei negozi cinesi, non solo di abbigliamento e calzature (di cui é nota la funzione prevalente di show-room) ma anche di alimentari:
1. Non si realizza alcun entativo di attrarre clienti (Cinesi o Italiani) attraverso offerte speciali o una cura delle vetrine che le rendano attrattive o spazi dedicati a tipologie particolari di prodotti come invece pure avviene nei negozi consimili a Beijing (dove ad esempio è stata documentata fotograficamente da "VersOriente" la creazione di "angoli del té" e l'uso di elementi decorativi radizionali anche nei supermarkets);
2. Non si realizzano iniziative promozionali, tanto meno in rapporto con i pur presenti ristoranti cinesi (ad esempio: degustazioni, settimane di cucina, ecc.), né presenze organizzate che uniscano aspetti culturali e commerciali in iniziative interculturali che pure si svolgono sistematicamente all'Esquilino;
3. Non si nota alcuno sforzo (a differenza di quanto in parte fanno i ristoranti cinesi) per evidenziare gli elementi storici, culturali, tradizionali cinesi nelle vetrine e negli spazi espositivi dei negozi, anche quando la vendita dei prodotti lo permetterebbe (esempio: té, cermiche, oggettistica, abiti che riprendono modelli tradizionali, fiori artificiali, ecc.).
4. Non si realizza alcuna iniziativa proposta dalla comunità cinese (o dalle sue Associazioni) in rapporto con la facoltà di Studi Orientali dell'Università, pure situata in quel Rione, né coi suoi studenti (che risultano a loro volta apatici rispetto alla ricca realtà cinese del Rione ed alle occasioni di approfondimento linguistico e culturale che tale presenza offrire).

Questi elementi portano alle seguenti conseguenze:
a. impediscono di sfruttare al massimo il potenziale economico di certe merci e della propria presenza nella città (ad esemio, a Roma la catena italiana di negozi di prodotti "esotici" CASTRONI vende anche a 4 volte il prezzo praticato dai Cinesi i prodotti erboristici, alimentari e le bevande cinesi, ma i Cinesi non sviluppano alcuna campagna promozionale per attirare gli acquirenti romani che pure avrebbero facile accesso al'Esquilino grazie alla metropolitana);
b. rafforzano le barriere umane e culturali fra Cinesi e Italiani e favoriscono gli stereotipi anticinesi, anche impedendo di comprendere quanti elementi della quotidianeità italiana hanno in effetti una origine storica cinese.

L'analisi mostra anche come tra le cause di questa sottovalutazione di grandi opportunità di dialogo, di interazione e anche di guadagno (il valore immateriale di certe merci-simbolo, come il té, i prodotti erboristici, le ceramiche, taluni prodotti di oggettistica, pu? infatti trainare l'immagine dell'intero commercio cinese!) insite in un trattamento differente degli spazi commerciali e delle vetrine (che sfrutti anche le mode esotistiche difuse in Occidente) vi siano i seguenti elementi:
- scarsa conoscenza della lingua italiana da parte dei commecianti in rapporto alla preparazione di materiali priomozionali scritti (ma la cosa potrebbe essere in parte risolta con l'aiuto dei Cinesi di seconda generazione e di Italiani interessati a collaborare);
- scarsa consapevolezza da parte dei commercianti cinesi dell'importanza del valore "esotico" di certe merci (alimentari e oggetistica) e del vantaggio d'immagine complessiva per tutta la comunità commerciale cinese di esaltare tali valori (ma vale la considerazione precedente su possibili soluzioni);
- scarsa conoscenza da parte dei Cinesi impegnati duramente nel Commercio degli elementi della Storia cinese e dei suoi raporti con quella italiana ed europea collegati a taluni prodotti (ma si potrebbe dar vita ad iniziative congiunte di approfondimento).

Cosa aspettiamo per cominciare assieme, Cinesi ed Italiani, ad agire per mutare questa realtà?????????
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