E' un libro scritto sa un tibetano, A LAI, e racconta la storia della famiglia di uno dei ultimi capi del Tibet.. A raccontarla è un ragazzo da tutti creduto un po' idiota (questa è la traduzione fatta nel libro, anche se il termine non mi piace per niente), che in realtà è in grado di cogliere aspetti della realtà ad altri nascosti.. E' molto interessante, anche se a dir la verità sono rimasta un po' traumatizzata all'inizio, perché non avevo mia letto un libro cinese con un linguaggio così diretto e, diciamo, privo di pudore.. sembra più uno dei libri dei famosi autori sudamericani come GARCIA MARQHEZ, non so se mi sono spiegata.. vorrei sapere se qualcuno l'ha letto e se sì che cosa ne pensa.. perchè a dir la verità è una delle poche volte in cui non so assolutamente dare un giudizio sul libro.. alla fin fine credo che sia bel racconto.. se non per il linguaggio.. o forse pure quello non è così esagerato se dimentichiamo che l'ha scritto un cinese. In realtà l'autore scrive in cinese ma è tibetano e credo che questo bachgroud culturale lo distingua..