simoneb
i nostri padri e nonni hanno lottato in condizioni ben peggiori (dittatura fascista), quindi abbattersi non serve a nulla: occorre riprendere a lottare ancora e ancora e ancora, per tutta la vita, sui fronti e nei modi che si pu?.
Tanto, solo gli ottusi possono credere che la crisi giustamente catastrofica del modello di svilupo e consumo occidentale che sta investendo l'intero Pianeta con le sue devastanti contraddizioni (ambientali, politiche, economiche, umane, ecc.) e il drammatico finire dell'egemonia occidentale di fronte alla crescita di Cina ed India contino meno del risultato elettorale italiano inquinato dalle mafie e dall'ignoranza!
Siamo alla vigilia del crollo di un modello, anzi ci siamo già dentro, ed é questo che dovrebbe a mio parere orientare le nostre scelte ed azioni, in tutto (progetti di vita, studio, lavoro, voto), non le parole di Bertinotti, Veltroni o Di Pietro!
Certo chi governa non é indiferente, ma le contraddizioni sono tali che un Paese che non ha saputo prepararsi, come l'Italia, né con la destra né con la sinistra (la Francia e la Spagna sono già mese meglio, ma la crisi colpisce e colpirà anche loro) é destinato come anello debole a crollare su se stesso, ma sul piano storico non é così strano e sbagliato; del resto l'Italia esiste negli attuali confini solo da 90 anni ed é poco più che un esperimento in fase iniziale che in questi 90 anni ha prodotto il fascismo, il potere mafioso sula politica, il leghismo!
E' l'Umanità, sono le persone, i gruppi umani, le culture, oltre che l'ambiente, che si devono salvare, non le bandiere, le nazioni (specie quelle che esistono da meno di un secolo), i govrni, i parlamenti che sono tutte strutture temporanee, transitorie.
Ed anche la battaglia elettorale, quela per l'intercultura, quella amministrativa, quella contro la corruzione, quella per leggi migliori hanno senso per me solo se si inquadrano in una visione planetaria, che antepone al colore della pelle, al passaporto, la condizione umana.
Per questo credo che, come diceva Mao (riprendendo peraltro un detto cinese millenario), "grande é la confusione sotto il cielo e perci? ottima é la situazione"!
La lotta per contribuire nel nostro piccolo alla tendenza storica in atto del superamento (ovviamente non nel senso classico previsto dal movimento socialista che era ed é pur sempre occidentale e non certo senza una fase di duro conflittp) di questo modello di "sviluppo"/consumo ecocida e genocida continua, in mille modi, dentro e fuori le istituzioni, che tanto verranno comunque travolte (anche nei loro aspetti positivi, purtroppo) dal crollo futuro del modello di cui sono comunque figlie.
Quando i "barbari" finalmente fecero crollare l'Impero Romano (senza quel crollo di una società schiavista e statica non si sarebbe prodotto più alcun progresso: niente Rinascimento, niente Dante, niente lingua italiana, niente Comuni, niente borghesia, niente "Diritti dell'Uomo"!!!) non fecero diferenza fra i latifondisti schiavisti, pedofili e sadici e gli intellettuali, fra le prigioni e le opere d'arte, fra i generali e le donne: semplicemente distrussero in modo che nulla restasse eguale a se stesso e da lì nacque una società molto diversa (sia pure richiamandosi miticamente di volta in volta alla "romanità" e conservandone alcuni elementi culturali e giuridici).
Siamo in una fase simile e non sono, come non furono, le beghe fra senatori a decidere il destino di tutti...