presto il dalai lama in pensione - page 4 - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: presto il dalai lama in pensione  (Letto 9320 volte)

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MBC

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« Risposta #45 il: 11 Marzo, 2011, 09:41:09 am »
Citazione da: "TianYian"
che il Dalai Lama si trova nell'libro paga della CIA non sono gli unici a dirlo, nè Io ne i quadri dell'Partito Centrale cinese (il termine "Comunista" non è credibile)

in giro per la rete trovi una Marea di Link che testimonia amicizie e rapporti forti tra il Dalai Lama e gli USA ( e il fatto che il dalai lama e il "governo tibetano in esilio" si trovino nell'libro paga della CIA)

http://www.resistenze.org/sito/te/po/ci/poci3e25.htm

http://bellaciao.org/it/spip.phpòarticle18600

http://www.nybooks.com/articles/archive ... d-the-cia/

http://revcom.us/a/firstvol/tibet/cia5.htm

http://www.greenleft.org.au/node/13373

http://nwo-truthresearch.blogspot.com/2 ... a-cia.html

http://www.westernshugdensociety.org/da ... -lama-cia/

http://www.stampalibera.com/?p=17336

http://www.che-fare.org/archivcf/cf51/tibet.htm

http://www.youtube.com/watch?v=K1ocfgUxvCI

io non sto ne' mentendo, ne' inventandomi niente, dico solo le cose così come stanno...

tu affermi che il dalai lama si fa soltanto i suoi interessi personali e che non sia all'servizio degli americani, ma ne sei sicuro?
guarda che gli americani hanno sempre sostenuto il separatismo dell'tibet in chiave politica anti-cina, e sfrutta una divisione dell'Tibet dalla cina, per destabilizzare la cina e togliersela di mezzo e perchè no, far reinstaurare la teocrazia feudale-schiavista lamaista...

mica ti accuso di mentire eh.
Cmq la teocrazia feudale lamaista.-.. ma sai quando il 14esimo dalai lama ha lasciato il tibet, quanti anni aveva? Cosa ti fa pensare che non avrebbe riformato il Tibetò E cosa ti fa pensare che gli abusi di certi monaci siano tutti imputabili al Dalai Lama che all epoca ?Gli conosci gli accordi che Tenzin prese in buona fede con Mao a Pechino?

Solo per fare l avvocato del diavolo eh.

Nn mi risulta che da parte di pechino ci sia realmente volonta di dialogo, cosa che sarebbe necessaria, considerando quello che successe nel 2008...Per parlare di tibet e problema uighuro bisognerebbe non solo leggere quello che Pechino scrive e pubblicizza su internet, ma anche quello che le altri parti scrivono, magari andare in tibet e vivere in cina per un po....
 :wink:  :wink:  :wink:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da MBC »
C'è un elemento che ha rovinato questo forum. E' stato lasciato libero di agire usando modalità di dialogo che vengono usate in politica (ex PCI). Negare sempre tutto a favore dell'ideologia, mettere in bocca agli altri cose mai dette. Caos.

Rigira tutte le frittate e prende gli utenti per sfinimento. Che alla fine sbroccano.

Razzista contro gli italiani (è italiano), cerca di mettere indigeni e migranti l'uno contro l'altro. Creando divergenze.

E Associna ringrazia.

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MBC

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« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da MBC »
C'è un elemento che ha rovinato questo forum. E' stato lasciato libero di agire usando modalità di dialogo che vengono usate in politica (ex PCI). Negare sempre tutto a favore dell'ideologia, mettere in bocca agli altri cose mai dette. Caos.

Rigira tutte le frittate e prende gli utenti per sfinimento. Che alla fine sbroccano.

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Dubbio

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« Risposta #47 il: 11 Marzo, 2011, 10:56:15 am »
Citazione da: "TianYian"
all'servizio ....dell'tibet .......dell'Tibet

TEACHER MODE ON

Solo una precisazione linquistica, perché vedo che fai un uso sistematicamente sbagliato dell'apostrofo e delle preposizioni articolate.

Semplifico.

In italiano l'apostrofo sostituisce una vocale che viene eliminata.

Quando si usano gli articoli e le preposizioni articolate (preposizione + articolo es. di+la = della) se essi hanno una vocale come ultima lettera e la parola successiva inizia a sua volta con una vocale, la vocale ultima lettera viene sostituita dall'apostrofo.

Quindi non scriverò, per esempio "dalla arancia" ma "dall'arancia".

Conseguenza di questo principio è che non si mette mai l'apostrofo prima di una parola che inizia con una consonante, come tu fai sempre, e non si mette mai l'apostrofo se l'articolo finisce con una consonante, come fanno in molti, sbagliando, mettendo l'apostrofo dopo l'articolo maschile un (l'apostrofo si usa solo con l'articolo femminile una, che finisce con una vocale, per cui si scrive "un attore" e un'attrice").

Pertanto, nei casi che ho quotato, si deve scrivere "del servizio" non "dell'servizio" e "del Tibet" non "dell'Tibet".

TEACHER MODE OFF
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

MBC

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« Risposta #48 il: 11 Marzo, 2011, 11:12:42 am »
Citazione da: "Dubbio"
Citazione da: "TianYian"
all'servizio ....dell'tibet .......dell'Tibet
TEACHER MODE ON

Solo una precisazione linquistica, perché vedo che fai un uso sistematicamente sbagliato dell'apostrofo e delle preposizioni articolate.

Semplifico.

In italiano l'apostrofo sostituisce una vocale che viene eliminata.

Quando si usano gli articoli e le preposizioni articolate (preposizione + articolo es. di+la = della) se essi hanno una vocale come ultima lettera e la parola successiva inizia a sua volta con una vocale, la vocale ultima lettera viene sostituita dall'apostrofo.

Quindi non scriverò, per esempio "dalla arancia" ma "dall'arancia".

Conseguenza di questo principio è che non si mette mai l'apostrofo prima di una parola che inizia con una consonante, come tu fai sempre, e non si mette mai l'apostrofo se l'articolo finisce con una consonante, come fanno in molti, sbagliando, mettendo l'apostrofo dopo l'articolo maschile un (l'apostrofo si usa solo con l'articolo femminile una, che finisce con una vocale, per cui si scrive "un attore" e un'attrice").

Pertanto, nei casi che ho quotato, si deve scrivere "del servizio" non "dell'servizio" e "del Tibet" non "dell'Tibet".

TEACHER MODE OFF

humor mode on
....

humor mode off
che ne pensi della questione tibetana?


PS: non ho il senso dell umore...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da MBC »
C'è un elemento che ha rovinato questo forum. E' stato lasciato libero di agire usando modalità di dialogo che vengono usate in politica (ex PCI). Negare sempre tutto a favore dell'ideologia, mettere in bocca agli altri cose mai dette. Caos.

Rigira tutte le frittate e prende gli utenti per sfinimento. Che alla fine sbroccano.

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libero

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« Risposta #49 il: 11 Marzo, 2011, 11:55:49 am »
Dal Dalai Lama mezzo scacco all'arrocco cinese
http://www.ilsole24ore.com/art/commenti ... d=Aa70UAFD
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da libero »

Dubbio

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« Risposta #50 il: 11 Marzo, 2011, 14:19:31 pm »
Citazione da: "MBC"
che ne pensi della questione tibetana?

L'idea che una minoranza etnica, culturale, quello che vuoi, pari a circa lo 0,5% della popolazione della Cina possa accreditarsi come titolare di diritti territoriali per costituire uno stato autonomo su una superficie che, a seconda delle ipotesi, avrebbe un'estensione comunque non inferiore a un sesto della Cina, mi pare in sè stravagante.

Se ci aggiungi che almeno negli ultimi sette secoli, a parte la parentesi della prima metà del '900, l'autonomia statale tibetana non vi è stata, che storicamente la società tibetana dominata dal Dalai Lama aveva uno struttura sociale sostanzialmente feudale e che l'attenzione dell'occidente e dei principali media occidentali al Tibet è sempre stata caratterizzata più dalla volontà di colpire la Cina che dalla passione per i diritti dei tibetani, puoi capire che non sono particolarmente sensibile ai movimenti che supportano le aspirazioni di indipendenza del Tibet.

Credo che i tibetani siano una minoranza che debba trovare valorizzazione, rispetto e autonomia all'interno della Cina, ed è probabile che questo non avvenga in modo adeguato data la natura centralista e autoritaria dell'organizzazione dello stato in Cina.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

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« Risposta #51 il: 11 Marzo, 2011, 14:30:47 pm »
Citazione da: "Dubbio"
Citazione da: "MBC"
che ne pensi della questione tibetana?
L'idea che una minoranza etnica, culturale, quello che vuoi, pari a circa lo 0,5% della popolazione della Cina possa accreditarsi come titolare di diritti territoriali per costituire uno stato autonomo su una superficie che, a seconda delle ipotesi, avrebbe un'estensione comunque non inferiore a un sesto della Cina, mi pare in sè stravagante.

Se ci aggiungi che almeno negli ultimi sette secoli, a parte la parentesi della prima metà del '900, l'autonomia statale tibetana non vi è stata, che storicamente la società tibetana dominata dal Dalai Lama aveva uno struttura sociale sostanzialmente feudale e che l'attenzione dell'occidente e dei principali media occidentali al Tibet è sempre stata caratterizzata più dalla volontà di colpire la Cina che dalla passione per i diritti dei tibetani, puoi capire che non sono particolarmente sensibile ai movimenti che supportano le aspirazioni di indipendenza del Tibet.


DUbbio, di dubbi mi sembra che ne hai pochi eh....aiaiaiai

ultimi sette secoli? Io ci andrei cauto quando non si conose esattamente l argomento.  Da quello che mi risulta in epoca Ming i rapporti tra l impero cinese e quello tibetano esistevano, ma niente lascia intendere che il Tibet faceva parte dell impero Ming, neanche le cartine geografiche....

Dei rapporti poi, e del grado di controllo che gli imperatori mancesi del debolissimo impero Qing avevano sul Tibet sono anche ancora in discussione...in quanto il Tibet era pressoche, dal punto di vista militare e politico indipendente. Pagava tributi e basta...sempre da quello che mi risulta eh...

 :wink:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da MBC »
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« Risposta #52 il: 11 Marzo, 2011, 15:27:53 pm »
Citazione da: "MBC"
Da quello che mi risulta in epoca Ming i rapporti tra l impero cinese e quello tibetano esistevano, ma niente lascia intendere che il Tibet faceva parte dell impero Ming, neanche le cartine geografiche....

Dei rapporti poi, e del grado di controllo che gli imperatori mancesi del debolissimo impero Qing avevano sul Tibet sono anche ancora in discussione...

Sì, so che si discute (in genere con più amore per le convenienze politiche che per la storia) sulla natura del controllo dell'impero cinese nei secoli sul tibet, io ho espresso genericamente il mio parere riferito alla formale autonomia statuale, rispetto alla quale peraltro va considerato che parliamo di epoche e di culture alle quali era estraneo il nostro odierno concetto di nazione, ma ad ogni modo non ti sarà sfuggito che nel complesso delle motivazioni del mio post questa è una delle tante  :-)
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dubbio »

libero

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« Risposta #53 il: 12 Marzo, 2011, 10:22:08 am »
Dalai Lama "trucca" i giochi
http://www.agichina24.it/focus
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da libero »