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RPC: discutibile mossa del Consorzio del Chianti

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Fxyz4ever:
Sono appena tornato dal supermercato stasera (vivo a Pechino), e nel banco dei vini sono rimasto allibito. La stragrande maggioranza (direi 90%) dei vini esposti erano vini francesi, di cui circa 3 quarti Bordeaux, e altri vini francesi Bourgogne o Chatêaux qualcosa.
Nel restante 10%, qualche vino cileno, e un paio di vini australiani. Nessun vino italiano!
Questo al supermercato 华堂/Ito Yokado (catena giapponese).

cavallo:
grazie, cvd

cavallo:
per chi fosse interessato ad approfondire la situazione (emblematica) della differenza di export in Cina dei vini italiani e francesi e gli fossero sfuggiti nel corso dell'appena concluso 2012 alcuni contributi analitici sul tema, segnalo, spulciando fra i mesi scorsi (in attesa dei futuri dati 2013):

http://www.ilsecoloxix.it/p/economia/2012/11/13/APiM7CwD-batte_francia_cina.shtml
Francia batte Italia 53 a 8

http://www.winenews.it/news/27173/la-francia-gi-il-primo-esportatore-di-vino-in-cina-ma-con-il-piano-triennale-di-promozione-messo-a-punto-dal-governo-getta-le-basi-per-il-predominio-assoluto-attraverso-marketing-e-gdo-per-una-vera-rivoluzione-culturale
Un piano di marketing pensato sia per i consumatori che per gli stessi sommelier cinesi, ed interamente progettato da “Ubifrance”, agenzia governativa francese, che trova la sua spina dorsale nelle degustazioni guidate, e soprattutto in tutor per il commercio e i consumatori, senza dimenticare un punto di forza fondamentale: la grande distribuzione francese in Cina, a partire da Carrefour.



http://chinawinemarket.wordpress.com/
I casi (rari) di vero successo del vino italiano in Cina, dimostrano quanto sto sostenendo da anni rispetto alle strategie di penetrazione commerciale, che si riassumo in due punti chiave:

•Insediamento diretto dell’Azienda sul territorio (in questo caso con una Joint Venture)
•Ricerca del contatto diretto con il consumatore finale con politiche di branding a supporto del sell out (in questo caso con punti vendita diretti, come ho sempre sostenuto).Chi avesse letto il mio studio VINO ITALIANO IN CINA, riscontrerebbe che questo successo e’ solo il frutto di corrette commerciali e di marchio, e l’autentica “corsa all’oro” , o se preferite, “attacco alla diligenza”, a cui stiamo assistendo da parte dei produttori italiani, si rivelera’ ancora una volta un flop per le aziende che non sapranno, o non potranno, adottare strategie commerciale corrette, come quelle che abbiamo appena descritto.


naruralmente se ne possono trovare anche altri, ma questi affrontano alcuni dei punti-chiave della questione che, ripeto, é per me emblematica dato che il vino resta il prodotto-simbolo principale del madeinItaly agroalimentare e se si fallisce su quello (per pura insipienza ed incapacità, clientelismo e approssimazione, sottovalutazione del target, spocchia e rifiuto di ispirarsi a chi invece trionfa)....immaginarsi sul resto

Senbee:

--- Citazione da: jie - 21 Dicembre, 2012, 21:57:16 pm ---almeno chianti è diventato "salute dell'imperatore", sassicaia che non si è inventato un nome cinese, molti cinesi lo chiamano "sajikaoya"="uccidere il pollo e arrostire l'anatra"

--- Termina citazione ---

Ricordo che ho riso moltissimo quando mi hanno detto che "massage" viene traslitterato con un  馬殺雞 "ma sa ji" che significa "cavallo uccide pollo" :D

Siccome da piccolo mi chiamavano "Teto" alcuni cinesi mi appiopparono l'altisonante trascrizione "te duo". Dopo qualche ricerca mi sono auto-affibbiato ila trascrizione "tie tou" (testa di ferro) che è tipico delle campagne e mi piace moltissimo ^_^ L'avevo sentito nel bellissimo film "The Blue Kite" (film cinese censuratissimo in Cina).

Non sarei così critico nei confronti di queste traslitterazioni, però solo se il nome "Chianti" rimane. Poi magari sotto va benissimo una traslitterazione, ancor meglio se scherzosa.

vasco reds:
scoperto come "pregiatissimo"bordeaux invade la cina dei buongustai etilici..... in effetti basta cercare

http://divini.corriere.it/2012/05/17/i-falsi-francesi-nella-cina-dei-falsi-crollano-i-prezzi-dei-superwine/

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