sono costretto ad un'altra di quelle che il pbero cretaore di "somali-bantu" destiny, chiama lenzuolate:
1) il paragone sulle auto pro-famiglia era solo un esempio; non vi piave farlo fra Cina e Utalia e parlate dei "95 milioni di cinesi ricchi"? ebbne:
- fate allora il paragone fra Cina e UE+USA e fatelo sui consumi di acqua, su quelli energetici, sulla dotazione di auto e di elettrodomestici, ecc.; e provate (cosa che in tuttin i vostri interventi NON AVETE FATTO( a rispondere alla contraddizione semplice semplice che vi ho fatto notare:
*** non esuisteranno mai sul pianeta le risorse per consentire a Cinesi, Indiani, ecc. di avere consumi procapite e profamiglia dei livelli occidentali;
Ma perchè fingi di non vedere le questioni che sollevano i tuoi interlocutori? Lo capisci che il ritmo di crescita della classe benestante cinese, dimostra che i cinesi, che tu ci creda o no, che le risorse esistenti sulla Terra, siano sufficienti o no,
non hanno nessuna intenzione di contenere il proprio consumismo?Nel 2010 si stimano 95 milioni di individui in Cina con un PIL pro capite di almeno 30mila
dollari (a PPA e prezzi del 2005), il 7,1% dell’intera popolazione, una cifra superiore alla
popolazione residente in Germania (81 milioni di individui con un PIL pro capite di 32.138
dollari nel 2010, stime Global Insight, ottobre 2010).
La rilevanza, in termini di numero di individui, della classe benestante cinese è stimata
raddoppiare ogni cinque anni nella prossima decade.
Nel 2015 i cinesi benestanti ammonteranno a 201 milioni (il 14,5% della popolazione), una
dimensione pari alla popolazione Francia, Germania e Italia messe assieme, dove la
popolazione nel 2015 è stimata a 206 milioni e il PIL medio pro capite a 32,738 dollari. Lo
stesso ritmo di incremento sarà conseguito nei cinque anni successivi, cosicché nel 2020
ci saranno 424 milioni di benestanti in Cina, il 29,8% della popolazione totale 2.
Una grandezza paragonabile a quella di tutta la popolazione l’Europa Occidentale, stimata nel
2020 è di 421 milioni con un PIL medio pro capite di 36,088 dollari (Global Insight, ottobre
2010, Grafico 1.1).
Lo capisci che questi ritmi di crescita vertiginosi di una classe sociale molto ricca, a dispetto della gente che in tante parti della Cina fa ancora la fame, dimostra che il modello di sviluppo cinese purtroppo non è così dissimile, nei suoi risultati, nell'essere energivoro, nel creare disuguaglianze, da quello occidentale? E' davvero quell'alternativa meravigliosa che tu tanto decanti? Santo Cielo, ma perchè non si pu? studiare un'alternativa reale al capitalismo, che non sia però una dittatura "comunista" che sta creando disuguaglianze sociali identiche a quelle a cui porta il modello capitalista?
Tu fatichi a capire che ci sono persone che riescono a vedere, a differenza tua, i problemi da ambedue le parti, e siccome non sono faziose come te, non temono di denunciarli.
2) la teoria dei paesi piccoli quasi costretti al colonialismo é una balla storica gigantesca, alla pari con quella sull'evoluzione demografica:
Nessuno ha usato il termine "costrizione", non mettere balle storiche in bocca alla gente, per favore.
Questo è ci? che io ho detto:
Venendo al discorso colonialismo, che moralmente ed umanamente è una cosa orripilante, ma cerchiamo di dare una valutazione allo svolgimento dei fatti che prescinda da categorie morali.
Storicamente, è successo che le popolazioni che vivevano in aree piccole e non ricchissime di risorse naturali, andassero a colonizzare e saccheggiare i territori vasti e ricchi di materie prime, allo scopo di industrializzarsi.
Sarebbe stato insensato che avvenisse il contrario, no?
Che senso avrebbe avuto per i cinesi, o per gli indiani, vista la grandezza e ricchezza del loro territorio, venire ad occupare l'Europa? Nessun senso.
Adesso questi Paesi si stanno a sua volta industrializzando, ma chiaramente non hanno bisogno di venire ad occupare l'Europa per farlo, perchè:
- 1) possono contare su territori immensi e ricchi di materie prime.
- 2) non hanno bisogno di cercare "schiavi" altrove, in quanto sfruttano a più non posso la popolazione interna, permettendo criminalmente alle multinazionali occidentali di sfruttare la propria gente per il tornaconto che ne deriva.
Ho analizzato storicamente cosa è avvenuto, e non ho affermato da nessuna parte che l'industrializzazione fosse una cosa
obbligata e che i mezzi usati per perseguirla fossero giusti.
Ma purtroppo, è quanto si è verificato: gli occidentali hanno creato l'industrializzazione, e per sostenere questo modello energivoro sono andati a saccheggiare il resto del mondo, ricco di risorse.
Cerca di cogliere per cortesia la differenza tra
constatazioni e giudizi morali.Adesso che Cina, India, Brasile, etc. hanno sposato quello stesso modello energivoro, schiavizzano la loro gente e dilapidano le loro risorse interne, perchè possono contare su un ampio bacino interno di manodopera a basso costo, e sulle grandi risorse naturali presenti nel loro territorio.
3) le ingiustizie sono esistite (in misure diversissime) in TUTTI i modelli sociali umani, ma il modello occidentale (che ovviamente è stato esportato anche nei Paesi non-occidentali e che non si pu? pretendere non influenzi oggi i consumi dei ceti abbienti di questi Paesi...) ha 2 piccole particolarità suicide:
* asserisce falsamente che si possa continuare all'infinito a consumare sempre di più;
* basa su questa falsa promessa la sua falsa superiorità per camuffare ipocritamente che non si basa solo sulle ingiustizie sociali ma anche ssulla rapina internazionale!
Ma quanto assurda è la frase che ho evidenziato in neretto?
Ma perchè secondo te, "non si pu? pretendere che il consumismo in stile occidentale non influenzi i consumi dei ceti abbienti di quei Paesi"?
Chi ha stabilito che non si pu? pretendere che quella gente a sua volta non sperperi, quando ci sono ancora dei loro connazionali a cui non sono garantiti nemmeno i beni essenziali? Mi spieghi da dove deriva questo giustificazionismo? Su quale base è giusto?
Se io fossi un cinese povero, a cui per giunta le autorità hanno sequestrato e demolito la casa, senza neppure dare una giusta compensazione in cambio, a cui hanno rovinato la vita, perchè dovevano creare degli spazi per costruire dei centri commerciali a uso e consumo di quei ceti abbienti, che "poverini", secondo te "non si pu? pretendere" che non sperperino come le loro controparti italiane, americane, etc., ebbene, io invece pretenderei che i miei diritti venissero tutelati, e pretenderei che quella gente spenda di meno, viva meno agiatamente, purchè io possa avere almeno il minimo indispensabile!E' qua che crolla tutto il tuo castello ideologico, in questo tipo di contraddizioni, perchè non vedi che molto di quanto c'è di profondamente sbagliato in Occidente, purtroppo si sta replicando negli emergenti, ed in quanto demograficamente il mondo sta esplodendo, un ripensamento del proprio modello di sviluppo lo devono fare tutti, sia pure in misura diversa, sia i Paesi di vecchia industrializzazione, che quelli di nuova industrializzazione.
Facciamo un gioco, adesso.
Fingiamo di essere al tavolo della diplomazia internazionale...ecco, siamo al G20, no anzi, al G50, G100, etc.
Tutti, Paesi grandi e piccoli, possono proporre le loro idee per migliorare il mondo.
Queste sono le mie, è la mia utopia, e si fonda su reali ideali di "uguaglianza, giustizia sociale e pace".
1) In tutti i Paesi del mondo, è fatto divieto ad ogni famiglia di possedere più di un'automobile.
All'interno di una democrazia, questa potrebbe sembrare come una restrizione delle libertà individuali. Non lo è se guardiamo a cos'è in realtà la libertà.
La libertà è la possibilità di esprimerci e di soddisfare i nostri bisogni, nel rispetto degli altri. Se affinchè io possieda più di un'auto, a un bimbo in Africa, in Cina, in India, in qualsiasi parte del mondo, è negato un pasto, allora possedere più di un auto non è una mia libertà, ma è un
crimine. Nessuno deve soffrire la fame perchè io abbia più di un'auto. Si rendano piuttosto più efficienti i trasporti urbani. O si vada a piedi. ^__^
In Cina, c'è la politica del figlio unico ancora, anche se ha subito nel tempo alcuni aggiornamenti.
Capisco che sia una politica di contenimento demografico, ma è inutile ed insensata perchè il problema non è necessariamente quanti figli si fanno, ma per l'appunto, quanto si consuma.
Una famiglia italiana con un figlio unico consuma sicuramente di più di una famiglia africana con 10 bambini.
Una famiglia cinese con un bimbo, facente parte di quei quasi 100 milioni di famiglie ricche cinesi che secondo Cavallo, "non si pu? pretendere" che non facciano gli spreconi come i ricchi italiani, francesi, americani, etc., consuma sicuramente di più di una famiglia povera cinese con 3 o 4 bambini.
Quindi la politica del figlio unico, è solo una violazione dei diritti umani.
La politica della
macchina unica, mi sembra che sarebbe decisamente più
giusta.
2) Le metropoli di tutto il mondo, devono spegnere le luci superflue.
Non si parla dei lampioni e dei semafori, ovvio, ma delle insegne luminose, di ci? che rende sfavillanti città come New York, Las Vegas, Tokyo, Sidney...ma anche Shanghai, Beijing, etc.
Foto di Shanghai:
http://cache.marriott.com/propertyimage ... home01.jpgFoto di Las Vegas:
http://www.espromotion.it/springbreak/i ... _Vegas.jpgVedete reali differenze? Io no.
E allora spegniamo tutto questo superfluo per favore, che c'è gente che muore di fame.
3) Riduzione dell'effetto serra, con applicazione dei trattati stile Kyoto, etc.
In questo caso, è giusto che le maggiori riduzioni, al momento, le facciano i paesi già industrializzati: gli emergenti hanno diritto comunque a consumare di più, per portare infrastrutture, lavoro, servizi, nelle aree maggiormente arretrate...ma che i consumi che gli spettano di più per diritto, vengano per favore indirizzati laddove ce n'è davvero bisogno, ergo si evitino gli sprechi delle metropoli.
4) Abolizione delle armi nucleari, blocco della costruzione di nuove centrali atomiche, e progressiva uscita dal nucleare dei Paesi che hanno già i reattori.
Se il mondo riduce gli sprechi in generale, nel giro di qualche decina d'anni forse ce la possiamo fare. Il nucleare uccide e rende inabitabili per anni le aree contaminate.
Di sicuro ci sono molte altre cose a cui possiamo pensare assieme per un mondo migliore...peccato che siamo solo sul versante utopico. Ma sognare è una delle poche cose che nessuno ci potrà mai togliere.