il controllo capillare del territorio e l'affidarsi soprattutto a misure da vademecum, in un contesto come quello italiano, non basta...
...puoi difendere il negozio o la fila di negozi, ma poi ti possono aspettare al semaforo o davanti a casa o nell'androne o altrove o quando vai a fare bancomat o il versamento....
...possono entrarti in casa o farsela aprire da te con una pistola, qualsiasi porta blindata usi, o simili...
le vittime dell'efferato crimine di Roma seguivano già l'80% dei consigli base, dalla descrizione dell'evento, eppure non é bastato....
le questioni sono a monte e sebbene videocamere, vigilanza organizzata, precauzioni siano utili, non risolvono, specie quando, ad esempio, la scarsità di pattuglie di PS e CC genera tempi di reazione lenti e sostanziale impunitàdi molti crimini (in Italia solo 1 reato su 7 di quelli DENUNCIATI - che ovviamente sono meno di quelli davvero commessi - vede l'arresto dei colpevoli!!!!!)...
per fare poi un esempio di mutamentoattitudinale, fino alle vicende della nota "banda della magliana" (con legami che andavano e vanno dalla malavita organizzata ai fasci....), a Roma nessuno scippatore girava armato e tantomeno usava le armi (anche per la legge il reato é radicalmente diverso...), meno che mai mirando ad una bimba di pochi mesi, oggi invece il livello di violenza e di disumanità si é alzato esponenzialmente...
inoltre, in passato, un crimine efferato come questo avrebbe scatenato la reazione della stessa "mala" romana che avrebbe favorito in poche ore l'arresto degli autori (trattati da bestie anche nelle stesse carceri...), oggi invece valgono le regole della criminalità organizzata camorristica e le conseguenti connivenze tra piccola devianza e feroci criminali (favorite da leggi che non promuovono la differenziazione ma la solidarietà fra piccoli e grandi delinquenti, si vedano quelle sulla droga, o che consegnano persone solo irregolari agli operatori criminali per "soggiorni" ed altro...)...
i sistemi di difesa passiva (tipo videocamere) stanno proliferando (con grande gioia delle ditte del settore) ma alla loro installazione non corrisponde affatto un calo dei delitti di rapina, né tantomeno della loro efferatezza....inoltre assicurare alla giustizia i colpevoli é importantissimo, ma non evita le morti, cosa che si può ottenere solo con un mutamento socioculturale profondo che implica l'intreccio fra prevenzione, repressione, lotta all'omertà, solidarismo, integrazione, rieducazione, modelli antiviolenza ed anti-individualismo, educazione, esempi di onestà dall'alto, ecc.
la stessa "tolleranza zero" cara a certi ambienti, non ha mai funzionato in sistemi "democratici" ed ha solo riguardato gli stracci (in USA soprattutto Neri e Portoricani, gang giovanili, piccoli pusgers, ecc.), non certo gli stragisti in colletto bianco delle multinazionali, i grandi narcotrafficanti collusi col potere, i gestori dell'industria pedopornografica e del traffico di organi umani, gli organizzatori di mercenari e "contractors" (che spesso, a riposo, diventano rapinatori o loro istruttori...), i riciclatori assassini di rifiuti tossici, gli avvelenatori di acque e cibi, i venditori di sangue infetto, ecc. ossia tutti coloro che commettono delitti altrettanto feroci di quello di Roma, ma non sul marciapiede e spesso con grand:
collusioni con quegli stessi che proclamano "tolleranza zero"...
Condivido al 100% quanto affermato ed anche la soluzione, il cambiamento socioculturale (solidarismo, integrazione, rieducazione, modelli antiviolenza ed anti-individualismo, educazione, esempi di onestà dall'alto).
Purtroppo il cambiamento socio-culturale che noto è l'esatto contrario:
solidarietà: da quanto mi circonda non vedo grandi sforzi delle persone ad andare incontro ai disagi ed alle difficoltà della vita;
integrazione: e si può constatare appunto nell'integrazione delle comunità straniere in Italia. Comunemente e senza ipocrisia l'italiano sta ben lontano dagli "stranieri" e solo se "fa' comodo" si prendono in considerazione ( negozi a basso costo, muratori e manovali, pulizie domestiche, etc etc)
rieducazione: non saprei chi dovrebbe essere il ri-educatore quando i nostri politici sono a primi da dover ri-educare
modelli antiviolenza ed anti-individualismo: da Hollywood siamo passati alla realtà: l'autoattentato dell'11 settembre, le guerre in Iraq, Afghanistan, Libia, Tunisia, Egitto ed a breve Iran... e forse anche Cina; le immagini agghiaccianti di Hussein impiccatto, Gheddafi fucilato e tutto condito con i videogames da psp 3 uniti ai super reali droni americani;
educazione ed esempi di onestà: qui sarebbe troppo facile commentare.
Piuttosto io tendo ad affrontare i problemi per quanto io posso fare e quanto propongo ovviamente non risolve tutti i problemi ma è un inizio... è un fare, è un comportamento preventivo e non solo.
La rapina sarà inevitabile, ma almeno ci sarà solidarietà ( in questo caso si può parlare di solidarietà ) tra quei commercianti che si sono organizzati per aiutare l'aggredito anche nel "dopo".