sai kay_asuma, mi diverte leggere i troll che sostengono che lo spirito olimpico greco era esente da "nazionalismo, arroganza, esaltazione della propria cultura"!...
ahi ahi come é decaduta la cultura classica e la conoscenza della Storia greca...!
Per le Città-Stato greche le Olimpiadi (a cui essendo un rito viril-militare potevano partecipare ed assistere solo maschi e gli atleti erano nudi) erano un fatto di esaltazione patriotica senza pari, i vincitori erano onorati (anche con statue) come eroi militari e semidei, gli allenamenti erano feroci, i trucchi, la corruzione delle giurie, le pressioni politiche tremendi, le città antiatenisei contrapponevano alle Olimpiadi egemonizzate a scopo propagandistico dagli Ateniesi altre competizioni alternative perché sentivano che lo "spirito olimpico" era asservito ad Atene, le prove erano solo di tipo paramilitare (corsa, salto, lancio giavellotto, corsa dei carri, ecc.) a sottolineare il carattere para-militare dell'intera manifestazione, le guerre si sospendevano non per pacifismo, durante le Olimpiadi, ma per l'assenza dei migliori guerrieri che appunto le disputavano.
Naturalmente i non-Greci erano del tutti esclusi (compresi i meteci, ossia gli immigrati che vivevano nelle città greche da generazioni, senza alcun diritto civile) e più ancora gli schiavi (che erano ad Atene, "culla della democrazia occidentale" il 30% della popolazione, a Sparta il 60%).
Altro che Olimpiadi di Beijing: diciamo che quelle più simili sono state le Olimpiadi del 1936 di Berlino (si veda "Olympia" della Leni Riefensthal).
Ma c'é ancora chi ha il coraggio di inchinarsi davanti ai Greci (schiavisti) perché "occidentali" e criticare i Cinesi...