Aree Tematiche > Sfoghi

Integrazione ed emarginazione

(1/3) > >>

Meo:
Forse non è uno sfogo, quanto piu una riflessione..

Ho vissuto per anni a Treviso, notoriamente terra di leghisti, ma un anno fa mi sono trasferita a Prato, terra di cinesi.
La cosa che mi ha colpito è che i ragazzi cinesi di Prato sono quasi tutti nati in Italia, parlano in italiano tra di loro, hanno frequentato scuole italiane e avuto compagni di classe italiani, eppure escono quasi sempre solo con altri cinesi e magari solo in posti frequentati abitualmente da altri cinesi. I gruppi misti sono rarissimi, o almeno io ne vedo molti meno di quanto mi aspetterei.
Avendo io stessa frequentato solo cinesi per un certo periodo, Tante volte ho sentito dire "eh gli italiani sono così e cola", lamentarsi del razzismo e cose così. Addirittura una mi ha raccontato che a scuola in classe si sedevano cinesi da una parte, italiani dall'altra. Ai matrimoni di ragazzi di 2g in italia non vedo quasi mai degli invitati italiani. Ai matrimoni italiani non so se ci siano invitati cinesi, ancora i miei amici italiani non hanno iniziato a sposarsi..

Non credo che la colpa sia di qualcuno in generale, le persone hanno la tendenza a radunarsi tra simili, però in questa misura mi sembra un tantino esagerato...

enteromorfa:
questa è una cosa abbastanza comune. Non riguarda necessariametne solo i cinesi, posso vedere le stesse cose con altri gruppi di immigrati e con gli stessi italiani quando migravano all'estero. Sono cose che richiedono tempo e spesso una generazione non è sufficiente, anzi, succedono perfino in america, dove pure sono molto avanti a noi con l'integrazione.. Prendi zone tipo Palo Alto california, dove è nato Jeremy Lin, ed ecco che zona ricca, pochi altri cinesi, ecco che lui non probabilmente si sentirà più americano che cinese... se invece si parla di zone in stile chinatown beh, è tutt'altra cosa.. Non c'è una colpa, le cose vanno così e basta.

destiny:
In Italia si viene ancora giudicati da come si appare all'esterno.

Ogni tanto a me fanno delle domande sui cinesi che devo trattenermi per non ridergli in faccia, ma a tutti i livelli........ :smiley_grin:   

I soliti luoghi comuni tanto per intenderci.

Senbee:
Hai ragione. Anzi da quando ho letto il tuo messaggio, ho provato a contare. Ho parlato di Cina o mi sono mostrato con la mia ragazza (cinese) davanti a persone appena conosciute 12 volte. In due sole occasioni non si è finiti per parlare della Cina. Nelle altre dieci, ecco le domande che mi hanno fatto:
- (3 volte) Beh sì poi sembrano longevi ma è perché non risulta che muoiano, giusto?
- (7 volte) Ma dove li trovano tutti quei soldi in contanti? A mio cugino che ha un bar hanno offerto XXXmila Euro... sono entrati con un borsello...

E questo da persone non affatto razziste, di media cultura, ben disposte verso gli immigrati. A Ferrara.

Ora, se le premesse culturali sono queste, è chiaro come i cinesi - o qualunque altra minoranza - tenda a vedersi tra loro. L'imbarazzo quando occorre ogni giorno contestare queste cose è grande, e uscire con persone che innocentemente fanno però sempre discorsi imbarazzanti non è il massimo, credo.

cavallo:
quoto Senbee: la battaglia contro certi stereotipi in Italia é solo all'inizio e c'é ancora un'enorme strada da fare perché certe schifezze si sono diffuse, radicate, stratificate (anche grazie a films, fumetti, media, oscenità sinofobe di movimenti politici e personaggi istituzionali  dagli anni '10 del secolo XX fino ai leghisti attuali ed a Grillo, errori di personaggi per altri versi puliti, ecc.) e sono entrate nell'immaginario collettivo

...quanto "Fu Manchu", quanta denigrazione di Shanghai a livello di quartiere-ghetto, quante balle sul "pericolo giallo", quanta censura sul debito culturale dell'Occidente verso la Cina, quanto negazionismo sugli orrori coloniali occidentali in Cina e sull'alleanza fascio-nazista con i genocidari aggressori nipponici della Cina, quante fesserie di animalisti sinofobi, quante leggende metropolitane difffuse ad arte ci sono dietro quelle schifezze.....

e, in più, quando la crisi economica morde si cerca sempre un capro espiatorio (si veda Germania anni '30...), meglio se non appare altrettanto colpito dalla crisi...e populisti, xenofobi, minimizzatori delle proprie responsabilità di evasori, mafiosi, saccheggiatori, hanno tutto l'interesse ad alimentare quegli stereotipi per sfruttarli e inoltre sviare l'attenzione dalle (proprie) responsabilità nella crisi...

e gli atteggiamenti individuali dipendono significativamente da questo contesto, attuale e storico, ben al di là dei confini stessi dei razzisti duri e puri.....

Navigazione

[0] Indice dei post

[#] Pagina successiva

Vai alla versione completa