26 anni - Sfoghi - Associna Forum

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cavallo

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26 anni
« il: 13 Dicembre, 2007, 11:21:13 am »
stanno scorrendo alla Tv le immagini del funerale dei 4 operai bruciati vivi a Torino.
Ieri sera la 7 ha fatto uno splendido "speciale" sul fatto.

Uno degli operai, Antonio Santino, aveva 26 anni, era studente universitario con ottimi voti ma era dovuto entrare in fabbrica per campare, facendo turni notturni e straordinari fino a 15 ore al giorno!l Il padre Bruno (quello che l'altro giorno ha guidato il corteo gridando per tutto il tempo "assassini!" "pagherete!") é un ex-operaio FIAT, licenziato nel 1980 assieme ad altri 14.000 (ci furono 150 suicidi fra quei licenziati) per salvare l'impresa dal tracollo finanziario causato dagli errori di gestione dei padroni Agnelli. Lo misero nella lista di quelli da licenziare senza che avesse mai fatto un'assenza per malattia, perché  però scioperava e erché il caporeparto era juventino e lui interista....

I licenziamenti avennero dopo la sconfitta di una lotta durissima, che vide la FIAT occupata a Torino dagli operai per 35 giorni.
Allora, migliaia di giovani avevano cercato di aiutare quegli operai on quella lotta, in tanti modi, fra cui andando a manifestare con loro davanti ai cancelli della fabbrica occupata. Io ero tra loro, nel 1980, ed avevo 26 anni come ne aveva oggi suo figlio bruciato vivo, a cui gli studi universitari mon sono certo serviti a molto.

Scusate se a volte sono "tropo radicale" nei miei post ma che operai italiani o cinesi o bangladeshi debbano morire così perché altri possano sniffare la loro coca, pagare le loro prostitute, comprare una villa in più non lo accetterò MAI.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

kay_asuma

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« Risposta #1 il: 13 Dicembre, 2007, 12:01:21 pm »
Quello che dici è giusto Cavallo, gli operai vanno tutelati soprattutto in certi lavori .
Per questi operai morti in questi giorni si sono movimentati tutti , tv , giornali , proteste ecc..ecc ...
Ma per gli operai cinesi morti in quelle miniere ( in questo anno è già il quarto se non sbaglio ) ci sono solo la disperazione e le lacrime dei loro cari fino alla prossima tragedia.
Il governo cinese dovrebbe prenderne atto e  farsi un esame di coscienza .
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da kay_asuma »
Solo uno stupido non torna dove è stato felice l\'ultima volta.....

cavallo

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« Risposta #2 il: 13 Dicembre, 2007, 12:38:02 pm »
cosa é cambiato in Italia dopo le stragi di lavoratori degli ultimi 25 ani, con funerali in diretta TV?
cosa cambia se la Tv le fa vedere per 2 ore e ontinuano a crepare e chi li fa crepare viene esaltato tutti i giorni dai media, TV compresa?
Perché da 20 anni in Italia i morti di lavoro NON CALANO?
Perché é stata RIDOTTA la quota di salario che spetta alle vedove (dal 2000) dal 70% al 50%, in Italia, non in Cina?

Ripensiamoci fra 5-7-20 giorni, quando  si intervisterà il cocainomane Lapo Elkan e non le vedove di quegli operai!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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QuanQuan

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« Risposta #3 il: 15 Dicembre, 2007, 02:26:52 am »
nel mondo ogni anno si registrano oltre 2.000.000 di uomini morti sul campo di lavoro....e la cosa ancora piu' allarmante che piu' del 70% sono legate alle malattie professionali!!!!!!!(e questi sono solo i dati registrati...mancano alla somma tutti gli immigrati...)

ora, dopo aver scoperto che alcune sostanze  utilizzate nelle industrie sono  cancerogene e tossiche...che sono poche le misure di sicurezza nei luoghi di lavoro....dopo la presa di coscienza generale su questi dati allarmanti fino al giorno d'oggi, per l'ennesima volta...e dopo aver emanato leggi per la salute e la sicurezza sul lavoro....e' forse ora anche che si prendano provvedimenti anche sul piano concreto, magari applicacandole seriamente????!!!!invece di aspettare un'altra vergogna, simile a quella di Torino, per emanare altre!!!!!!!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da QuanQuan »

Phobos

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« Risposta #4 il: 10 Gennaio, 2008, 20:48:39 pm »
io non sono ancora entrato nel mondo di lavoro avendo ora solamente 16 anni, ma vorrei dire la mia...
Ma piu' che altro la colpa degli operai morti va sopratutto ai datori di lavoro che in molti casi non offrono una strumentazione d'emergenza adeguata in grado di affrontare incidenti come nel caso citato da Cavallo! Ci? è dato DALL'EGOISMO degli imprenditori che pur di guadagnare di più rinunciano alla spesa dell'attrezzatura di sicurezza per la tutela dei propri dipendenti.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Phobos »


cavallo

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« Risposta #5 il: 11 Gennaio, 2008, 08:28:34 am »
s chi in buona fede crede che i servizi Tv fatti sugli operai morti a orino (diventati alla fine 7) costituiscano davvero un elemento che muta la condizione di rischio dell'insieme degli operai italiani e rompa il silenzio letteralmente MORTALE che invece domina "normalmente" tale condizione e SOPRATTUTTO le responsabilità di chi la determina quotidianamente, sottopongo questo articolo del direttore di "Repubblica"

http://www.repubblica.it/2007/12/sezion ... mauro.html

Come vedete, la realtà quotidiana é l'INVISIBILITA', il SILENZIO, che sono il vero brodo di coltura dei comportamenti criminali delle aziende che si possono permettere di infischiarsene delle misure di sicurezza nonostante in Italia ci siano la "democrazia", il sindacato, le normative, i "controlli" perché si é fatta volutamente appannare (grazie ai politici collusi con i padroni ed ai media a loro asserviti) l'attenzione della "gente comune" (quelli che per i politici sono "gli elettori", da imbrogliare con false promesse ed avvelenare con la semina di stereotipi ed odio) veraso il ruolo che dovrebbe restare SEMPRE centrale dei lavoratori, specie degli operai del'industria, nella soietà.

Come vedete, non serve la censura, il partito unico, la "non-democrazia" per cancellare la visibilità di milioni di persone e dei loro drammi! Si pu? fare a suon di ricatti ocupazionali, straordinari obligatori, modelli alla gioventù costituiti dalle veline, reti televisive oggettivamente unificate, spettacolarizzazione dei delitti a "Porta a Porta", mode buoniste (come non chiamare più "padroni" i padroni), consumismo, ecc. e le conseguenze sono comunque mortali.

Negli ultimi 20 anni gli operai italiani hanno perso in termini di posti di lavoro, diritti alla salute e alla sicurezza, potere d'acquisto, vite umane, rappresentatività politica, visibilità mediatica molto di quel che faticosamente avevano conquistato con le loro lotte nei 30 anni precedenti ed é comodo non ricordarlo e non fare nulla per invertire la tendenza e poi piangere sui morti di Torino o evocare i morti in Paesi come Cina, Vietnam, ecc. (di quelli del Bangladesh o del Brasile, ad esempio, non si parla perché non sono "cattivi" Paesi gestiti da Partiti Comunisti e perché lì le fabbriche in cui si muore assai più delle miniere cinesi sono gestite da o collegate a ditte occidentali...), dove appena si fa una nuova lege che tutela un o' di più i diritti degli operai le multinazionali straniere insorgono!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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cavallo

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« Risposta #6 il: 13 Gennaio, 2008, 09:41:14 am »
ecco a cosa arriva l'abiezione dei padroni nel "democratico" Occidente:

http://www.corriere.it/cronache/08_genn ... c667.shtml

Si aspetta (da parte di managers indagati per la strage) che le acque si calmino ed i morti si dimentichino per prendere "provedimenti disciplinari" contro gli operai della ThyssenKrupp colpevoli di essere sopravvissuti ed aver testimoniato pubblicamente sulla situazione in quella fabbrica, contando sul fatto che, come avevo già detto, la TV torna alla "normalità" fatta di veline e caso Cogne /caso Garlasco!
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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