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Attualità /
« il: 03 Ottobre, 2007, 17:32:36 pm »
No scalesi con cavallo non c'è storia,è troppopieno di se non accetta le critiche strumentalizza e offende..troll/razzisti/nazisti..ormai non rispondo più a queste accuse..che vogliamo diventare tutti bambini?é chiaro ormai che non è una persona adulta con cui dialogare..le cose che dice non le accetto e glie le lascio a lui semplicemente.A un certo punto i pazzi..i megalomani si devono assecondare solo..cosi forse sono più contenti :lol:  Meno male che davvero in questo forum ci sono persone serie e le persone di questo tipo sono una rara eccezione non solo qui ma in tutta la rete penso.

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Attualità /
« il: 02 Ottobre, 2007, 14:35:08 pm »
Dubbio ha detto:
A meno che tu non fossi già iscritto a questo forum con un altro nick, magari squalificato da comportamenti poco corretti, e volessi semplicemente postare senza essere riconosciuto, il che tuttavia squalificherebbe immediatamente anche questo nuovo nick

é più che chiaro che si riferisce a me..secondo lui io mi sarei squalificato a causa di comportamenti poco corretti..certo, non voglio ritornare su fatti passati,vorrei solo far notare che Dubbio è stato molto scorretto ad ipotizzare un cambiamento di nick per non essere riconosciuto..lo invito pertanto a chiedere agli amministartori di questo forum di controllare se le cose stanno davvero così.Certamente se avessi voluto dire la mia non avrei usato un simile trucchetto sporco e subdolo..dicendo quello che hai detto ti sei squalificato tu..come si pu? dialogare in questo modo?Perchè poi attaccare scalesi per come la pensa...è ingiusto definirlo razzista eccecc..una persona non pu? essere etichettata ingiustamente come è stato fatto anche con me ormai innumerevoli volte..il dialogo così veramente fa a farsi friggere..ma fate come volete non ho intenzione di polemizzare..volevo solo dire a scalesi che non penso affatto che sia razzista eccecc..sarebbe questa una affermazione irrispettosa nei suoi riguardi molto riduttiva.

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Attualità /
« il: 29 Settembre, 2007, 15:07:26 pm »
Comunque Idra ha ragione..avro lo stesso atteggiamento di prima..non rispondero piu alle provocazioni..specialmente dopo aver notato come vengono manipolate le mie parole e ci? che voglio dire..e addiruttura inventare(ad ex io non ho mai accusato di non aver riportato le fonti ma solo di aver interpretato in modo ideologico).Mi dispiace che si siano usati certi toni..la colpa non è mai di una persona sola..non è certo solo di cavallo quindi chiedo scusa a tutti.

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Attualità /
« il: 29 Settembre, 2007, 14:20:31 pm »
Allora..qui chi offende è l'utente cavallo..ha inziato lui ha offendere e accusare..dubbio in questo caso vuole fare l'avvocato del diavolo e non si accorge che queste parole calzano a pennello proprio quando si parla di cavallo:"Costui mi sembra incapace di confrontarsi con opinioni diverse dalle sue e mi sembra anche molto poco interessato a comunicare qualcosa agli altri, dato che sembra che scriva per sè stesso.


Cavallo ha solo accusato di falsificazioni,e non è mai stato capace di andare oltre le sue opinioni..ha offeso sin dall'inizio e tutti lo possono consatare..lo stesso dubbio in passato non è stato in grado di andare oltre i suoi pensieri e a usare parole improprie..le mie idee sarebbero gia squalificate da come le dico..eh quelle di cavallo come sarebbero allora..ma non mi scomodo a postargli ci? che mi è stato detto su di lui spontaneamente da alcuni utenti perchè è palese la sua arroganza..con una persona del genere ho detto gia più volte che preferisco non averci niente a che fare in quanto ne risultano solo discorsi infruttuosi..offende e crea un brutto cicolo vizioso.Per questi motivi non ho piu risposto alle sue provocazioni e non ho mai neanche guardato cosa scriveva nei suoi topic..questo topic è stato iniziato da Alexia ed io ho solo detto la mia...da notare che subito cavallo ha iniziato ad offendere e accusare di nuovo..oltre la sua visione delle cose non ci sa proprio andare deve offendere gli altri.Lo stesso dicasi per dubbio che però almeno non offende in questo modo..lui ha fatto prima..ha sentenziato direttamente senza avere nessun confronto serio..in passato ha detto la sua..senza provare ad andare oltre la sua opinionee ha giudicato.Sentire la predica di questi uteni mi fa venire in mente il detto del"bue che dice cornuto all'asino".Io al livello di cavallo non ci sono più sceso..è stato di nuovo lui a voler creare questo brutto clima.
per quanto riguarda il dalai lama..postare un link è dare la propria visione delle cose certamente non rende giustizia al suo pensiero..che la cultura tibetana e quella cinese siano diverse lo sanno anche gli uccelli e certamente il Dalai lama non voleva affermare delle assurdità simili,quando tutti sanno che basa la sua protesta proprio sulla differnza di culture..lo scopo primario della protesta è proprio la preservazione della cultura tibetana.Comunque ho gia postato un discorso del dalai lama tratto proprio dal suo sito pesonale dove illustra il suo pensiero su più punti compresa la ferrovia e il progresso materiale in tibet..e non min sembra che ne sia contentissimo sia per l'inquinamento che per la schifosa politica di colonizzazione..quel treno porta infatti migliaia di cinesi di arrivare in tibet,tutto questo sempre in chiave colonizzatrice.Comunque..certamente gli utenti non hanno bisogno di sentire le spiegazioni di chicchesia riguardo la situazione del tibet e il pensiero del dalai lama..specialmente se vengono storpiate.Basta andare a vedere i sui discorsi e non siti che riportano frasi avulse dal contesto dei suoi discorsi e che inoltre danno solo il proprio punto di vista.
Rimango qui per avere confronti seri con persone serie.davvero fiumi di parole non servono..cavallo e anche dubbio si sono contraddetti da soli..soprattutto il primo.

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Attualità /
« il: 28 Settembre, 2007, 14:31:06 pm »
Cavallo ha detto di non aver mai detto che la cultura tibetana è cinese..ebbene questo alora chi l'ha scritto?.


Inviato: Fri 21 Sep 2007, 08:13    Oggetto:    

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per alexia:
come ha detto ireneadler io stavo ripotrrtando non mie idee ma dichiarazioni del Dalai Lama che mi sembra siano sottovalutate, speie dai difensori ad olranza della sua figura sacra e del Tibet al di là delle sue vere posizioni.




* é il Dalai Lama e non solo i libri governativi cinesi ad affermareche la cultura tibetana "é cinese"

Poi parla di Dalai lama che smentisce le accuse anticinesi(è comico il parlare di accuse anticinesi riguardo la questione tibetana!!!!)Quando invece nel discorso del dalai lama che ho postato egli parla chiaramente e ci dice cosa ne pensa dello sviluppo del tibet e della famosa ferrovia!!!!!Questa di cavallo non è un interpretazione ideologica vero?Lui è uno che conosce il Dalai lama quindi pu? permettersi di interpretare in questo modo il suo pensiero..secondo lui ilDalai lama avrebbe anche parlato di sviluppo visto non come colonizzazzione!!!é chiaro che del dalai lama non conosce niente...e neanche della situazione tibetana..infine dopo aver cavallizzato il dalai lama..domanda se si vuole essere ancora filotibetani.. :lol:  :lol: ..che alla fine il dalai lama sia filocinese contento dell'invasione del suo paese e che quindi tutti farebbero bene a diventare filocinesi?Ecco la storia secondo cavallo..tutto questo desunto da una frase cambiata..vedete chi è che manipola e poi dice di NON AVER MAI SCRITTO CHE LA CULTURA TIBETANA é QUELLA CINESE!!questo elemento è in malafede e non c è verso di poterla pensare in modo diverso..oltre a denigrare gli altri non sa fare niente di costruttivo..si permette pure di dire agli altri "che riappariranno di nuovo"... :lol: ..deve essere assecondato solo un tipo così



* il Dalai Lama contradice le accuse anticinesi sullo sviluppo del Tibet (come colonizzazione) e sul ruolo in questo della nuova ferrovia: vogliamo essere più "filotibetani" del Dalai Lama? Facciamolo pure ma saremmo ridicoli, Italiani, Statunitensi o Taiwanesi che sia!

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Attualità /
« il: 28 Settembre, 2007, 14:14:01 pm »
Senti cavallo adesso mi hai scocciato..per prima cosa io non ho detto di non scrivere piu in questo forum ma ho semplicemente detto di non scrivere niente sui tuoi topic che sarebbe una cosa inutile il tempo non si perde..dai tempi delle discussioni passate tu continui a non capire quello che uno scrive a intrepretarlo a modo tuo e a cambiare in modo skifoso le parole degli altri.Alle C**** che dici sugli altri topic qualcuno deve pur rispondere.Per quanto riguarda le fonti che sono state citate..e l'ennesima volta che dico di non criticare le fonti ma il modo in cui sono state volutamente iportate le parole del Dalai lama all'inizio..questo essere spregevole ha anche accenato ad un dominio non coloniale cinese,ai vantaggi che trarrebbe il tibet da questa colonizzazione e ha fatto dire al Dalai lama quando ha riportato le sue parole(in modo sbagliato)Che la cultura tibetana è quella cinese!Ora come potete vedere dalle stesse parole del Dalai lama..egli non ha mai parlato in questo modo..parla chiaramente in termini di culture diverse e di autonimia del Tibet.
Non ho parlato del nuovo sistema di successione che il Dalai lama vuole attuare perche ritengo di maggiore interesse la chiarezza sulla situzaione del tibet e sul pensiero del dalai lama riguardo la colonizzazione cinese.Che un elemento come cavallo mi cambi le parole e vanga a dire a me di non scrivere piu mi sembra proprio il colmo..parla sempre di mentire..secondo me il poveretto avrà subito un trauma..quando uno si scosta dal suo pensiero inizia a diventare isterico  subentrano meccanismi di vittimismo..ci sono i mentitori e i manipolatori..mha..deve vedere bene chi è che mente anche su se stesso..ignorante in storia e sofista..l'unica cosa che sa fare è giocare sulle parole...dovrei scrivere qualcosa sul dominio mongolo in cina e molte alre cose ma davvero si va fuori topic.Chi è interessato a quetse cose pu? consultare qualche libro serio di storia e rendersi conto dell'enorme influenza esercitata dal lamaismo sulla cina durante il dominio mongolo.

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Attualità /
« il: 28 Settembre, 2007, 02:37:14 am »
un altra precisazione..ci sono degli ignoranti in storia che negano l'influenza tibetana sulla cina e la mongolia quando invece il tibet ha influenza in modo decisivo la cultura mongola con il lamaismo(ancora oggi il buddhismo tibetano è praticamente religione di stato in mongolia assieme allo sciamanesimo locale)e questa a sua volta a influenzato la cultura cinese...inoltre anche se per poco tempo c'è stata anche una dominazione mongola in alcune parti della cina...povero Dalai lama si..con gente che conosce cosi poco del suo paese e commenta anche le sue parole e lo status del tibet in modo cosi subdolo...davvero povero dalai lama.

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Attualità /
« il: 28 Settembre, 2007, 02:23:37 am »
Cavallo ha delle gravi deficienze a capire le cose quindi è meglio prendere le sue considerazioni per quelle che sono..insignificanti..povero che come al solito distorce ci? che uno dice e che strumentalizza sia la storia che quanto viene detto dal dalai lama..non ha neanche le facolta intellettive necessarie per capire cosa gli si stava criticanto(ad ex ha detto che il dalai lama aveva affermato"che la cultura tibetana è quella cinese"quando invece non erano state queste le parole proferite  dal Dalai lama,il poveretto non ha capito che le parole che aveva usato all'inizio possono benissimo essere interpretate in termini di derivazione di culture..perche il dalai lama NON HA DETTO:la cultura tibetana è quella cinese,questa distorsione deriva dalla sua impostazione ideologica o dalla sua poca conoscenza delle implicazioni delle parole che si usano..davvero poveretto vedo che neanche le considerazioni fatte sui diversi buddhismi sono state capite insieme a molte altre cose..e adesso si parla anche delle colpe degli spregevoli occidentali*_*..davvero che pena! ).Vedo che il puledro si rimangia pure le cose che ha affermato..ah...basta non ne vale davvero la pena di rispondere a un essere cosi in mala fede e strumentalizzatore...mi limiterò di nuovo ad ignorarlo..tanto tutti potranno farsi un idea leggendo i post precedenti..tutti si possono rendere conto di come le mie parole sono state strumentalizzate.Cmq chiuso il discorso cavallo di cui davvero ne ho abbastanza,causa la sua ignoranza e malafede,vi posto un discorso recente del Dalai lama in cui delinea il suo pensiero:

Tibet
Discorso di S.S. il Dalai Lama in occasione del 48? anniversario dell'Insurrezione Nazionale Tibetana
Dharamsala 10 Marzo 2007

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In occasione del quarantottesimo anniversario della pacifica insurrezione del popolo tibetano a Lhasa nel 1959, elevo le mie preghiere ed offro il mio omaggio a tutti quei tibetani che hanno sofferto e sacrificato le loro vite per la causa del popolo tibetano. Esprimo, inoltre, la mia solidarietà a coloro che stanno attualmente soffrendo repressione e prigionia.

Nel 2006 abbiamo visto cambiamenti sia positivi che negativi nella Repubblica Popolare Cinese. Da un lato la posizione di linea-dura è stata intensificata con una campagna di diffamazione contro di noi, ed in modo più inquietante, con l'innalzamento della restrizione politica e della repressione in Tibet. Dall'altro lato, nella Cina stessa, abbiamo visto qualche miglioramento riguardo la libertà d'espressione. In particolare, c'è stato una crescente sensazione, tra gli intellettuali cinesi, che lo sviluppo materiale da solo non sia sufficiente e che ci sia bisogno di creare una società più significativa basata su valori spirituali. Opinioni secondo le quali il sistema attuale sia inadeguato a creare una tale società stanno guadagnando terreno; come risultato di ci? la fede nella religione in generale, e particolarmente l'interesse per il buddismo tibetano e la cultura tibetana, stanno crescendo. Inoltre, ci sono molti, che esprimono il loro desiderio che io faccia un pellegrinaggio in Cina per dare insegnamenti là.

Il ripetuto richiamo del presidente Hu Jintao ad una società armoniosa è lodevole. La base per la realizzazione di una tale società è favorire la fiducia tra i popoli, il che pu? accadere quando c'è libertà di espressione, verità, giustizia ed equità. Dunque, è importante che gli ufficiali, a tutti i livelli, non solo prestino attenzione, ma rendano anche effettivi questi principi.

Per quanto riguarda le nostre relazioni con la Cina, sin dal 1974, realizzando che sicuramente, un giorno, avremmo avuto un'opportunità per impegnarci nel dialogo con la Cina, abbiamo fatto preparativi per ottenere un'autentica, unificata autonomia, per tutti i tibetani, come stabilito dalla costituzione cinese. Nel 1979, il leader supremo Deng Xiaoping propose che, ad eccezione dell'indipendenza, tutte le altre questioni riguardanti il Tibet si sarebbero potute risolvere tramite negoziati. Dato che ci? era in linea con quanto pensavamo, adottammo una linea di condotta a Metà Strada (Middle-Way - ndt) reciprocamente benefica. Da allora, per ventotto anni, abbiamo coerentemente e sinceramente seguito questa linea di condotta, la quale venne formulata come risultato di discussione e analisi complete, basate sugli obiettivi generali di dare un indirizzo agli interessi immediati ed a lungo termine di entrambi, tibetani e cinesi, alla coesistenza pacifica in Asia e alla protezione dell'ambiente. Questa linea di condotta è stata approvata e sostenuta da molti tibetani attivi, dentro e fuori del Tibet, e da molti Paesi.

La ragione principale che sta dietro alla mia richiesta di (al mio progetto per ottenere) una vera autonomia regionale-nazionale per tutti i tibetani, è di ottenere un'autentica uguaglianza ed unità tra tibetani e cinesi, eliminando il grande sciovinismo Han ed il nazionalismo locale. Questo contribuirà alla stabilità del Paese tramite l'aiuto, la fiducia e l'amicizia reciproci tra le due nazionalità, ed al mantenimento delle nostre ricche cultura e lingua basate su di un corretto equilibrio tra sviluppo spirituale e materiale a beneficio dell'intera umanità.

ò vero che la costituzione cinese garantisce l'autonomia nazional-regionale alle minoranze etniche. Il problema è che essa non viene resa effettiva a pieno, e quindi manca di asservire al suo scopo esplicito di preservare e proteggere l'identità, la cultura e la lingua locale delle minoranze etniche. Ci? che avviene sul campo è che molta gente della nazionalità di maggioranza si sono insediate nelle regioni delle minoranze. Dunque, le minoranze etniche, anziché essere messe in grado di preservare le loro proprie identità, cultura e lingua, non hanno scelta che di dipendere dalla lingua e dai costumi della nazionalità di maggioranza nelle loro vite giorno per giorno.. Di conseguenza c'è il pericolo che le lingue e le ricche tradizioni delle minoranze etniche si estinguano progressivamente.

Non c'è nulla di male nello sviluppo di infrastrutture, come una ferrovia di per sé. Tuttavia essa è fonte di profonda preoccupazione che sin da quando la linea ferroviaria è diventata operativa, il Tibet ha visto un'ulteriore incremento del trasferimento di popolazione cinese, deterioramento del suo ambiente, cattivo uso e contaminazione delle sue acque e sfruttamento delle sue risorse naturali, il tutto causando un'enorme devastazione al terreno e rovina per tutti coloro che vi abitano.

Sebbene ci sia stato un certo numero di membri del partito comunista colti e competenti tra le genti delle minoranze etniche è una sfortuna che pochissimi di loro abbiano raggiunto posizioni di comando a livello nazionale e che alcuni di loro siano stati variamente bollati come separatisti.

Nell'ottica di fornire benefici reali per entrambe le nazionalità, di maggioranza e di minoranza, così come per il governo centrale e quelli locali, si dovrebbe dar luogo ad una significativa autonomia. Dato che questa particolare autonomia è per le minoranze etniche, la richiesta di una sola amministrazione per la nazionalità tibetana è sincera, equa e chiara. ? evidente al mondo che non abbiamo secondi fini. ? dunque sacro dovere di tutti i tibetani continuare la nostra lotta fino al raggiungimento di questa ragionevole richiesta. Non importa quanto tempo ci vorrà, il nostro coraggio e la nostra determinazione rimarranno immutati finché non raggiungeremo le nostre aspirazioni. La lotta del popolo tibetano non riguarda la lotta per la condizione di pochi singoli tibetani, è la lotta di un popolo. Abbiamo già trasformato la comunità e l'Amministrazione Tibetana in Esilio in un sistema realmente democratico con una successione dei dirigenti eletti per il popolo dal popolo stesso. Abbiamo avviato, così, una istituzione profondamente radicata, ardentemente sociale e politica, che porterà avanti la nostra lotta di generazione in generazione. Alla fin fine, la decisione ultima verrà presa democraticamente dal popolo stesso.

Sin dalla ripresa di contatti diretti tra tibetani e cinesi nel 2002, i miei delegati hanno portato avanti cinque serie di discussioni di vasta portata con gli ufficiali incaricati della Repubblica Popolare Cinese. In queste discussioni, entrambe le parti sono state in grado di esprimere in chiari termini sospetti, dubbi e difficoltà reali che esistono tra le due parti. Queste serie di discussioni hanno dunque aiutato la creazione di un canale di comunicazione tra le due parti. La delegazione tibetana rimane pronta a proseguire il dialogo in ogni momento, ovunque. Il Kashag provvederà ai dettagli nel suo discorso.

Saluto tutti quei tibetani in Tibet - membri del partito comunista, capi, ufficiali, professionisti e gli altri - che si sono aggrappati allo spirito tibetano continuando i loro sforzi a lavorare per il puro interesse del popolo tibetano. Esprimo la mia profonda ammirazione per il loro immenso coraggio di fare qualsiasi cosa possano a servizio della gente del Tibet. Esprimo anche la mia profonda ammirazione a quei tibetani in Tibet che, contro ogni disuguaglianza, hanno compiuto sforzi per preservare l'identità, la cultura e la lingua tibetana, e per il loro fermo coraggio e la determinazione nel realizzare le aspirazioni della gente tibetana. Confido che continueranno a lottare per la nostra causa comune, con rinnovati dedizione ed impegno. Esorto tutti i tibetani, dentro e fuori del Tibet, a lavorare uniti per un sicuro futuro basato sull'uguaglianza e l'armonia delle nazionalità etniche.

Vorrei cogliere quest'opportunità per ringraziare di tutto cuore il popolo ed il Governo dell'India per la loro decisa ed incomparabile generosità e sostegno nei nostri confronti. Esprimo inoltre la mia gratitudine a tutti quei governi e alla gente nella comunità internazionale per il loro interesse ed il loro sostegno alla questione tibetana.

Con le mie preghiere per la pace e la prosperità di tutti gli esseri senzienti.

Il Dalai Lama

10 Marzo 2007


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Testo originale in inglese sul sito ufficiale del Dalai Lama.

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Attualità /
« il: 27 Settembre, 2007, 12:21:51 pm »
Brava Alexia vedo che hai capito :wink:

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Attualità /
« il: 27 Settembre, 2007, 12:18:44 pm »
Oh..guarda qui ad aver perso ogni speranza sono io da tempo..figurati mica ho scritto per te..uno che parla in continuazione di menzogna dalla mattina alla sera e che pensa che le sue letture ideologiche siano la verità assoluta..già in passato si è visto che galantuomo che sei..non hai fatto niente di produttivo se non che distorcere le cose che dicevo..a vabbè ormai ti conosco quindi mi limiterò ad assecondarti,non ho voglia di perdere tempo nel vero senso della parola.Io non ho cambiato le parole di nessuno,è stato dettoche il Dalai lama avrebbe affermato che "la cultura tibetana è cinese"cosa significà?Se uno usa queste parole si pu? benissimo pensare che si postuli la derivazione della cultura tibetana da quella cinese..è stato ricordato solo ora che il Dalai lama ha detto che la cultura tibetana e il buddhismo fanno parte della cultura cinese..ed è ben diverso..storicamente non è impreciso in quanto davvero la cultura tibetana ha avuto un ruolo importante in cina durante il dominio mongolo lasciando sicuramente una qualche presenza in cina e,inutile dirlo il buddhismo ha fatto e fa parte della cultura cinese..e per buddhismo non si intende quello tibetano,il buddhismo tibetano essendo infatti di derivazione indiana e non cinese(altro fattore importante che illustra le differenze tra le due culture)Interpreterei le affermazioni fatte dal Dalai lama come quelle fatte da una persona che davvero sta cercando un compromesso con la dirigenza cinese,fino ad ora poco disponibile a qualsiasi tipo di riconoscimento al tibet.Tutto questo con buona pace di chi afferma che si sia detto:la cultura tibetana è quella cinese.Se tutto ci? fosse vero non avrebbe senso la protesta portata avanti dal Dalai lama fino ad oggi che rivendica l'autonomia del Tibet soprattutto chiamando in causa la peculiarità culturale del suo paese.purtroppo la gente strumentalizza anche la figura di questo grande personaggio.
Qualcuno ha detto che anche gli analfabeti sanno che il buddhismo è nato in india..io aggiungere che anche glia analfabeti sanno che buddhismo tibetano e cinese si sono sviluppati su strade completamente opposte,quello tibetano sotto la diretta influenza di quello indiano mentre quello cinese ha dato vita ad un altro tipo di buddhismo..modellatosi sui tratti propri della cultura cinese.
Si è accennato anche alla situazione del tibet si..e non penso di aver incominciato io ad andare fuori tema..qualcuno ha infatti affermato che il dominio cinese in tibet non sarebbe un atto di colonialismo e anzi si è parlato anche dei vantaggi che il dominio cinese apporterebbe al popolo tibetano..mi chiedo se chi afferma tali cose abbia mai parlato con un tibetano..comunque ripeto..certi temi non gli ho intavolati io.
Non ho stravolto le parole di nessuno e l'ho dimostrato..quella imprecisione..quella frase ambigua che era stata riportata mi sembra solamente la diretta conseguenza di una lettura ideologica fatta da una persona che ritiene di posseder la verità nelle sue mani.Piuttosto quello che ho detto è stato spesso(spesso?,,sempre!)stravolto..e vedo che davvero l'abitudine non si perde mai,ancora a parlare di pregiudizi eccecc..pregiudizio sigifica farsi un giudizio di qualcosa senza conoscere niente o quasi dell'oggetto trattato..mha..che forse i pregiudizi finiscano quando si cavallizzano i discorsi del Dalai lama e nonòDandone una lettura molto molto cavallizzata?Bho..
Per questo non ho io alcuna speranza di avere una discussione seria con cavallo..l'ho accennato nel topic che ho postato precedentemente e lo ribadisco ora.Non ho voglia di perdere tempo con chi "manipola" e non è in grado di andar oltre la sua personalissima lettura delle cose.
P.s.
consiglio a chi voglia farsi un idea più approfondita della storia dei paesi dell'asia orientale :Storia dell'Asia orientale di Edwin O.Reishauer e John K.Fairbank pubblicato dalla einaudi.

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Attualità /
« il: 27 Settembre, 2007, 02:55:07 am »
Il Tibet ha diritto all'autodeterminazione e ha subito una vera è propria invasione che altro non è che una colonizzazione.La situazione del Tibet è grave, continua l’afflusso dei coloni cinesi che hanno ormai ridotto i tibetani ad una minoranza all’interno del loro paese, con una presenza di sette milioni e mezzo di coloni han contro sei milioni di tibetani. Le attività religiose e la libertà di culto sono fortemente ostacolate, proseguono gli arresti e le detenzioni arbitrarie e i detenuti sono percossi e torturati. Il ômiracolo economicoöcinese non reca alcun concreto vantaggio ai tibetani che sono progressivamente emarginati dal punto di vista sia economico sia sociale. Le stesse grandiose infrastrutture (gasdotti, ferrovie, aeroporti), volute dal governo di Pechino, non sono di beneficio alla popolazione tibetana: favorendo, di fatto, l’afflusso di nuovi coloni, costituiscono un’ulteriore minaccia alla cultura e alle tradizioni peculiari del paese oltre a comprometterne seriamente l’equilibrio ambientale.

Nonostante gli stretti controlli esercitati dalla polizia e dall’esercito, pacifiche dimostrazioni si susseguono sia all’interno della Regione Autonoma Tibetana, in particolare a Lhasa, sia nelle altre Regioni (Kham e Amdo).

Le autorità cinesi rispondono inasprendo imposizioni e divieti. Fonti attendibili hanno riferito che i giorni 11 e 12 novembre 2003, speciali ôgruppi di lavoroö composti di funzionari governativi si sono recati nei villaggi e hanno intimato alla popolazione tibetana delle contee di Kardze e Lithang (Sichuan), composta prevalentemente da contadini, di consegnare tutte le fotografie del Dalai Lama entro un mese, pena la confisca della terra. Il 21 novembre, il governo tibetano in esilio ha definito questa misura ôprovocatoriaö e ha accusato la Cina di volere deliberatamente esasperare la popolazione tibetana del Sichuan per poter pretestuosamente intervenire con la forza.
Dal 2001, la provincia del Sichuan, che in passato aveva goduto di una relativa libertà di culto, è divenuta uno dei punti focali della campagna contro il Dalai Lama e la religione. Tra le personalità di grande spicco oggetto della repressione cinese figurano Geshe Sonam Phuntsok (che attualmente sta scontando una pena detentiva di cinque anni), Tenzin Delek Rinpoche (condannato a morte dopo un processo farsa) e l’abate di Serthar, Jigme Phuntsok, deceduto il 6 gennaio 2004 a Chengdu dopo un’operazione al cuore. A lungo era stato trattenuto dalla polizia mentre il suo monastero era distrutto e i monaci e le monache allontanati con la forza.

Il gruppo d’informazione Tibet Information Network ha reso noto che il 29 agosto 2003 sei monaci residenti nella Contea di Kakhog, Prefettura di Ngaba, (Amdo) sono stati arrestati e condannati a pene detentive varianti da uno a dodici anni per aver distribuito volantini inneggianti all’indipendenza del Tibet. Dopo l’arresto dei religiosi, avvenuto nel corso dell’annuale ôYak Festivalö, il personale dell’Ufficio di Pubblica Sicurezza ha fatto irruzione nella stanza di uno dei monaci ed ha confiscato numerose fotografie del Dalai Lama e una bandiera tibetana. T.I.N. rileva che questi arresti e le relative condanne costituiscono un fatto senza precedenti in Amdo e si inseriscono nella crescente ondata di repressione in atto nelle regioni al di fuori della Regione Autonoma Tibetana.

Anche nella Regione Autonoma continuano tuttavia gli arresti e le violenze. Il 2 dicembre 2004 si è appreso che Yeshe Gyatso, un tibetano di settantadue anni, ex funzionario governativo, arrestato a Lhasa nel giugno 2003 assieme a due studenti universitari, è stato condannato a sei anni di carcere.
Il 16 dicembre 2004, TibetNet ha diffuso la notizia della morte, in un ospedale di Shigatse, di Tenzin Phuntsok, sessantaquattro anni, arrestato il 21 febbraio 2003 perché sospettato di coinvolgimento in attività politiche ôsospetteö. I tibetani di Khangmar, suo paese natale, ritengono che Phuntsok, in ottima salute prima dell’arresto, sia morto in seguito alle torture subite durante gli interrogatori presso il centro detentivo di Nyari. Lascia la moglie e undici figli. La notizia della morte di Tenzin Phuntsog, giunta solo pochi mesi dopo quella della morte di un altro tibetano, Nyima Drakpa, le cui condizioni di salute si erano seriamente aggravate dopo le torture subite in carcere, propone il problema dell’effettivo rispetto da parte della Cina delle norme contenute nella Convenzione ONU Contro la Tortura, di cui Pechino è firmataria.
Il 16 dicembre 2003, il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia (TCHRD) ha reso noto inoltre che Nyima Tsering, un insegnante sessantacinquenne, è stato condannato dal tribunale di Gyantse a cinque anni di carcere per ôistigazione delle masseö. Il TCHRD ha fatto sapere che la sentenza contro Nyima, arrestato nel dicembre 2002 assieme ad un negoziante con l’accusa di aver divulgato libelli indipendentisti, è stata pronunciata nel giugno 2003. Il tibetano sta scontando la pena nella prigione di Drapchi, a Lhasa.E questi sono solo pochi esempi che possono renderci un pò piu chiara quella che è la situazione effettiva del Tibet.

Ed ecco lo status del Tibet descritto da Michael C. van Walt van Praag, noto esperto di diritto internazionale:

Il governo tibetano in esilio, guidato da Sua Santità il Dalai Lama, ha costantemente sostenuto che il Tibet si trova sotto la illegale occupazione cinese in quanto la Cina ha invaso questo paese, politicamente indipendente, nel 1949/50. La Repubblica Popolare Cinese di contro insiste nel sostenere che i suoi rapporti con il Tibet sono semplicemente un suo affare interno poiché il Tibet è ed è stato per secoli parte integrante della Cina. La questione dello status del Tibet è essenzialmente una questione legale ma di grande rilevanza politica.
La Repubblica Popolare Cinese non rivendica alcun diritto di sovranità sul Tibet come conseguenza della sottomissione militare e dell'occupazione del paese in seguito all’invasione armata del 1949/50. Difficilmente infatti potrebbe sostenere questa tesi poiché rifiuta categoricamente, in quanto illegale, ogni rivendicazione di sovranità basata sulla conquista, l'occupazione o l'imposizione di trattati ingiusti avanzate da altri Stati. La Repubblica Popolare cinese reclama invece il suo diritto sul Tibet asserendo che il Tibet è diventato parte integrante della Cina settecento anni fa.

Smettiamola di dire baggianate,il Tibet è vittima di un aggressione ingiustificata e la sua cultura è distinta e separata da quella cinese.
Vorrei proprio sapere quando il dalai lama avrebbe detto una stupidaggine simile,che cioè la cultura tibetana sarebbe un derivato di quella cinese.

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Arte - Cultura - Storia /
« il: 01 Settembre, 2007, 19:12:31 pm »
si nass mi sono rotto anche io.ho risposto solo a cavallo..come ho ripetuto almeno qui il discorso e kiuso.la pietra e stata lanciata ed e uno stimolo per riflettere.caro nassim...a me piace la chiarezza anche se contrasta col politically correct..in qualsiasi circostanza e situazione.questo non significa ovviamente andare contro la pace.
x dorian:piu che di invasamento parlerei  divoler far chiarezza e cio a volte richiede molta perseveranza.la noiosita si e avuta perche a causa di alcune persone ho dovuto ripetere le stesse cose milioni di volte..comunque l essere ferrati su qualche argomento non significa non sorridere alla vita :D
buona continuazione del topic

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Arte - Cultura - Storia /
« il: 01 Settembre, 2007, 18:33:14 pm »
cavallo non ti preoccupare che lo so il tuo nick su indymedia.non parlarmi tu di sincerita che non ne sei in grado.non sai la differenza tra odio e critica e molte ltre cose quindi ti lascio parlare...non mi meraviglio del fatto che tu non abbia capito la mia protesta e sinceramente non me ne frega niente anzi.non confondo affatto te con leviatano..ti ho citato solo perche sei stato tu a parlare di cose che non ho mai messi in mezzo..caro mentitore..perche lo sei e della peggior specie.veramente sei tu che riempi i topcs di scontri sparando menzogne a piu non posso anche quando ne apri di nuovi.comunque non ti preoccuopare nei tuoi topics non ci vado mai e qst e un eccezione rara...non ho tempo da perdere in genere.il fatto che gli associni sottoscrivano o no non conta non era questo il motivo del topic..la mia protesta e rivolta piu che altro a leviatano.
p.s
piu associni hanno condiviso quello che ho detto..e ti assicuro che da molti sei ampiamente assecondato..come si fa con i pazzi.
e con questo ho davvero chiuso con te non guardero neanche piu cosa scrivi su questo topic.ho avuto troppe conferme ormai sulla tua poverta intelletuale.Ti lascio alla tua megalomania.

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Arte - Cultura - Storia /
« il: 01 Settembre, 2007, 10:29:24 am »
sai cavallo se tu continui a dire le stesse cose all infinito le cose te le chiami.goebbels l ho citato perche e molto simile a te :-D a dire menzogne siete dei maestri..forse per capire le cose hai bisogno dei disegnini...il discorso sul wahabbismo non lo riprendo neanche perche se non l hai capito non ci posso fare niente...come ho gia detto a lavare la testa all asino si perde solo tempo.per quanto riguarda il topic cancellato(che poi era solo in post dove mi spiegavo essendo stato frainteso da alcuni,ma in questo forum devo notare che non sei il solo a volermi presentare in una certa luce negandomi il diritto di replica)ho gia protestato,e poi chi sei tu per dire chi e gradito e chi no..ho notato che pure su indymedia ti sei fatto conoscere per la tua arroganza...divertentissimo il tuo chiamarmi naziislamofobo..hahahahahahahahahahah...si vede che non conosci il significato delle due parole.
Ciao goebbles ti lascio ai tuoi discorsi
p.s.
non pensare che sei gradito da tutti anzi..molti ti assecondano..
adieu goebbles

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Generale / arti marziali
« il: 01 Settembre, 2007, 09:22:08 am »
Salve :D
Qualcuno di voi pratica arti marziali?Io pratico aikido..mi piacerebbe confrintarmi con praticanti di tutte le tradizioni.Ammiro molto bruce lee...una delle sue frasi che piu mi ha colpito e:per via nessuna via,per limite nessun limite. :wink:

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