Associna e G2 su Liberazione - Rassegna stampa e partecipazioni - Associna Forum

Autore Topic: Associna e G2 su Liberazione  (Letto 2760 volte)

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Idra

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Associna e G2 su Liberazione
« il: 14 Aprile, 2007, 22:27:10 pm »
½Noi giovani
cinesi aperti
alla società?
Qifeng, Yué e Juny. Voci
dalla seconda generazione

Laura Eduati
Ascuola i compagni lo chiamavano cinciullà , ½ma lo facevano per gioco?.
Qifeng Zhu, 25 anni, è arrivato a Roma con la famiglia quando ne aveva 8 e oggi è un mix perfetto di cultura italo-cinese: studia ingegneria informatica a Padova, parla un italiano meraviglioso, ama i romanzi di Baricco e non ha mai letto un libro in cinese. Nell'altro verso genitori e fratelli gestiscono un ristorante cinese, la fidanzata è una cinese cresciuta in Italia come lui, apprezza il rispetto per i genitori e il senso di responsabilità ½tipici della mia cultura di origine? ma sta scoprendo grosse differenze con la famiglia, specialmente col fratello maggiore di 5 anni: ½lui pensa da cinese, io da italiano?.
Qifeng fa parte di G2, la rete di migranti di seconda generazione che si sentono poco stranieri ma non proprio italiani. ½Siamo sospesi tra due mondi? dice Zhu, privo della cittadinanza italiana perché dopo i 18 anni devi dimostrare di avere un reddito minimo che uno studente non pu? produrre. ½E così ogni 6 mesi faccio la fila per un permesso di soggiorno?.
Sui fatti di Milano, Qifeng non ha dubbi, specialmente perché si è letto i commenti lasciati dai giovani cinesi su Associna.com : ½Da mesi la comunità cinese di Paolo Sarpi viveva in un clima di accanimento da parte dell'amministrazione milanese: appena lasciavano la macchina subito arrivava un vigile a fare la multa, cose che a Roma non succedono?.
Da due anni Associna.com è il portale dei cinesi di seconda generazione che desiderano promuovere il dialogo con la società italiana. ½I nostri genitori sono venuti principalmente per lavorare e quindi non hanno cercato un contatto con la società italiana. Noi invece siamo cresciuti in Italia e sentiamo l'esigenza di aprirci? spiega il fondatore Juny Bai, ventiseienne di Prato al quarto anno di Giurisprudenza a Firenze. Come Qifeng, Bai frequenta indifferentemente italiani e stranieri conosciuti sui banchi di scuola, a dimostrazione che la migliore integrazione avviene durante le interrogazioni su Manzoni e la breccia di Porta Pia. ½A volte mi dimentico che sono cinese? confessa Bai, che con i genitori parla cinese e italiano con la sorella e gli amici di origine cinese. E sulle questioni di cuore, dice, non pone limiti, o quasi: ½Potrei innamorarmi di una cinese cresciuta in Italia o di un'italiana. Ma è difficile per me pensare di sposare una cinese cresciuta in Cina?.
Sul sito di Associna molti articoli vengono dedicati alla demistificazione delle leggende sui cinesi che non muoiono mai e che si appropriano dei documenti dei morti, sui ristoranti che servono carne di cane e gatto. Ma dà ragione a chi punta il dito contro una comunità percepita come chiusa, silenziosa, invisibile. ½I cinesi non si sono mai sforzati di farsi capire. Oggi le cose, però, sono cambiate?. Grazie ai giovani. Non è un caso che in via Paolo Sarpi la maggioranza fossero ragazzi cinesi, vestiti alla moda italiana.
Ma perché sventolare le bandiere rosse, se la Cina è un ricordo sepolto nella memoria? ½Credo sia stato un sussulto di identità nazionale per il disagio di sentirsi un po' perseguitati dal Comune di Milano?. Una cosa è certa: ½A Prato non ci saranno mai tafferugli, perché qui prevale il dialogo?.
E sulla modalità tipica degli insediamenti cinesi, che via via danno vita a piccole Chinatown, Juny crede sia frutto della comodità per un negoziante di aprire bottega accanto ad altri esercizi commerciali cinesi, perché così la clientela è più a portata di mano.
La parlata di Yué Cao è romanesca che più romanesca non si pu?. ½Mi sento italiano, ed è per questo che ho richiesto la cittadinanza?. 20 anni, Yué studia Economia della cooperazione internazionale. Da poco tempo, dice, ha riscoperto la sua "cinesità" guardandosi allo specchio, è volato più volte in Cina per studiare la lingua che altrimenti parlerebbe soltanto in casa, legge romanzi come Tokyo Blues. Allo stesso tempo guarda film di ogni provenienza, ascolta musica a 360 gradi, va alle manifestazioni pacifiste.
½Non sono sorpreso dei fatti di Milano, noi di Associna ci riuniamo virtualmente sul web e parliamo delle nostre difficoltà?. Difficoltà di chi è immerso da sempre nella cultura italiana ma per gli altri rimane sempre uno straniero. ½Ho subito discriminazioni, anche umilianti. Gente che ti aggredisce verbalmente chiamandoti "cinese di..."?. La rete G2 fornisce un supporto, amicizia, progetti. Specialmente per chi come Yué vorrebbe essere considerato finalmente un cittadino italiano.


14/04/2007
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Idra »

cri82

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« Risposta #1 il: 16 Aprile, 2007, 00:04:55 am »
bravi!  :D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cri82 »

paula

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« Risposta #2 il: 16 Aprile, 2007, 17:47:53 pm »
ma guarda guarda: i nostri Vip  :D .
pure sulle inclinazioni amorose è riuscita a farvi dichiarare  :-D
ragazzi: ora manca solo il calendario (ma miraccomando ci vuole almeno anche un pischello di paolo sarpi)

cmq a parte qualche imprecisione legislativa l'articolo è carino e utile per chi ne sa poco della realtà di tutti i giorni. bene
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da paula »

cilex

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« Risposta #3 il: 17 Aprile, 2007, 15:28:59 pm »
veramente bello.....
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cilex »
Non lasciatevi scoraggiare da coloro che delusi dalla vita, sono diventati sordi ai desideri più profondi ed autentici del loro Cuore!!!

Giovanni Paolo II 16.X.1978 - 2.IV.2005