Oggi si è tenuto l'incontro con gli studenti dell'istituto scientifico Copernico di Prato. Associna è stato invitato dagli organizzatori dell'incontro, ragazzi veramente in gamba (fra cui una nomina speciale se lo merita Franco, una seconda generazione cinese esemplare)!!!! C'erano all'incontro anche l'assessore alla città multietnica di Prato, rappresentanti di un movimento di destra (scusatemi per la imprecisione, non ricordo il nome) e alcuni insegnanti dell'istituto, più tanti ragazzi da tutte le classi della scuola.
Sono felice di poter parlare con i ragazzi (lo sono pure io
) perchè a differenza di persone più avanti di età, persone formate dalle loro esperienze e immovibili sulle proprie idee, loro sono più aperti di mentalità, ma soprattutto perchè l'integrazione dipende e dipenderà molto dai cittadini del futuro, da come si sono abituati nella convivenza con gli stranieri. La futura società multietnica dipendera molto da loro.
Le tematiche affrontate sono quelle inerente:
- all'economia di Prato e il ruolo della comunità cinese;
- alle problematiche di convivenza e politiche di gestione;
- l'integrazioneDa parte nostra abbiamo contribuito soprattutto su quest'ultimo argomento evidenziando le necessità dei cinesi di prima generazione, venuti in italia spinti da esigenze economiche (e per questo che pensano solo al lavoro che, insieme alle difficoltà linguistiche, causano una chiusura della comunità cinese che mette in difficoltà la comunicazione fra le comunità) e delle nuove generazioni, più aperte alla cultura italiana (ci sono cresciuti dentro) e alla socializzazione, come tutti i ragazzi del mondo. Abbiamo chiesto di partire da loro per costruire una convivenza migliore così da permettere ai nostri figli di vivere in una società più spensierata. I problemi di convivenza qui a Prato sono molti, e contribuiscono a creare quel clima di contrasti molto pesante tanto che se ne sono accorti anche i bimbi, coloro che sono innocenti da queste problematiche.
Per fare un esempio, una bimba di cinese di 7 anni ha invitato per il suo compleanno tutti i suoi compagni italiani, non è venuto nessuno. Un altro bambino cinese di 4 anni mi disse che non vuole andare all'asilo italiano, ma preferisce quelli cinesi. A prato non si vedono gruppi misti di ragazzi cinesi e italiani che escono insieme per divertirsi (a differenza di Milano e Roma, dove cmq ci sono tanti problemi di convivenza). Ecco, è tutto ci? che va evitato, è questo che ci ha spinti a partecipare a questo incontro, per parlarci e capirci meglio, per ottenere un futuro migliore partendo dai ragazzi.
Se non interveniamo adesso su queste tematiche ne risentiranno non poco i bambini di adesso, e soprattutto le generazioni future. Impariamo tutti a convivere meglio, cercando di rendere la propra unica personalità originaria di una comunità compatibile con l'unica personalità originaria di altre comunità. E' questo l'integrazione. E dobbiamo partire dai futuri cittadini d'Italia, di qualunque origine abbiamo.