curiosità di un italiota! - Disinformazione e luoghi comuni - Associna Forum

Autore Topic: curiosità di un italiota!  (Letto 3560 volte)

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lordedit

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curiosità di un italiota!
« il: 09 Aprile, 2009, 09:58:10 am »
ciao a tutti, sono nuovo e sono italiano (vorrei dire purtroppo), sto leggendo il libro "I CINESI NON MUOIONO MAI" edizioni chiarelettere, che a dispetto del titolo (paraculo) racconta diverse storie dei cinesi che i media non raccontano mai. allora son venuto qui, in questo sito e perché vorrei capire meglio come fare a vivere meglio gli uni con gli altri e perché faccio documentari, ora ne sto facendo un paio per la rai (vi giuro che non son raccomandato!), "la storia siamo noi" e mi interesserebbe farne uno su di voi, cercando di approfondire un po' l'argomento. sicuramente farò domande su argomenti che avrete già trattato mille volte nei forum, ma come ben capirete sarebbe eterno sviscerarmeli tutti!

ho letto un po' del forum e bene o male penso abbiate ragione su tutto, anche se va considerato che siamo sempre in itali, cioè un paese totalmente anarchico nel quale l'organizzazzione e le leggi sono fatte apposta per poter rubare il più possibile. in generale penso anche che l'integrazione sia difficile in ogni situazione, ma in italia, dove appunto nulla è come dovrebbe essere lo è ancora di più. se dei cinesi lavorano in uno stabile non a norma, vanno puniti. punto. ma questo dovrebbe valere per chiunque. in italia ci? non accade, per cui, come molti hanno anche scritto, diventate caprio espiatorio. e me ne dispiace. però rimane vero, almeno nella mia percezione e nelle mie esperienze, che il vostro sistema di integrazione nella vita sociale ed economica sia alquanto strano per noi. ho vissuto a roma, e la notte, notte inoltrata, vedevo dei gran furgoni arrivare dietro piazza vittorio e un sacco di cinesi scaricare tutti sti scatoloni. ora magari è normale, i furgoni arrivano a quell'ora, a quell'ora gli scarichi. bene. ma io non ho mai visto cose simili se non in centri organizzati tipo mercati, intendo grandi mercati, non quelli delle piazze. sempre lì in quella zona abitava un mio amico, e la notte anche alle 3, alle 4, vedevo decine di cinesi salire le scale per andarsene in casa.
poi un'altra domanda: perché in tutti quei negozi non si pu? comprare?!?!? addirittura fino a qualche anno fa manco ti vendevano nulla, ora se proprio insisti te lo vendono, ma per esempio la mia ragazza voleva un paio di stivali e avevano solo un numero, ma per tutte le scarpe! coverrete con me che c'è qualcosa di strano! come nel fatto che ti trovi in strade che sono piene di negozianti cinesi che vendono ( o meglio NON vendono) tutte la stessa roba... è strano! almeno agli occhi miei e dei miei amici.
frequentavo, sempre a roma in zona mazzini un ristorante cinese. facevo gran chiacchere con la proprietaria, le cameriere e il figlio, ragazzo di 15 anni perfettamente integrato (diceva lui), se salutavo un uomo mi sorrideva, ma non capiva neanche una parola di italiano, e mi spiegava il ragazzo di cui sopra, suo figlio, che gli uomini non parlano italiano. ok, non è un delitto! ma sorbole neanche 4 parole dopo 20 anni in italia?!
voglio dire, l'integrazione è difficile, io sorrido, i cinesi mi sorridono, ma se parlo la maggior parte scappano! discorso diverso per i giovani, sicuramente, ma anche lì non tutti! ora vivo a bologna e ho visto in un pub dei ragazzi cinesi venirvi diverse volta, si chiama dragon pub (sarà il nome che li ha attratti e dato loro un' aria familiare?), e vi giuro che mi ha fatto un immenso piacere perché, almeno ai miei occhi, è capitato raramente. ho provato a scambiare quattro chiacchere: mi han guardato come fossi un marziano e sono andati via! senza neanche aprire bocca!

mi piacerebbe poter avere qualche opinione su queste cose, tanto per capire o levarmi dalla testa pregiudizi o inesattezze, e per cercare soprattutto un punto dal quale partire. provo a spiegarmi, voglio sì abbattere pregiudizi e raccontare anche altre verità, ma non voglio per questo non raccontarne altre ancora! vorrei cercare di essere il più onesto possibile, al di là della percezione personale che ognuno ha, per trovare (non cercare) un confronto sincero. se non c'è questo non serve a nulla!
spero mi abbiate capito!

io son di bologna, contatterò sicuramente l'associna locale, ma se qualcuno volesse scrivermi, telefonarmi, incontrarmi, (al di là dei "rappresentati istituzionali") ne sarei molto contento!
mi interessa molto anche la storia di Bagnolo, piemonte, se qualcuno è di là si faccia sentire!

CIAO A TUTTI E GRAZIE PER LA PAZIENZA DI AVERMI LETTO!!!

lorenzo stanzani
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« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da lordedit »

300

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« Risposta #1 il: 09 Aprile, 2009, 10:03:53 am »
Buona Fortuna!  :-D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da 300 »
Il mondo è un tiranno ma solo gli schiavi gli ubbidiscono

marcowong

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« Risposta #2 il: 09 Aprile, 2009, 12:05:18 pm »
Benvenuto Lorenzo,

come avrai letto nel libro, anche i due giornalisti autori del libro hanno avuto le loro difficoltà nell'approcciare le comunità cinesi.
Questo è dovuto ad una diffidenza maturata nel corso degli anni e di varie esperienze infelici con i media, non ultimo il vergognoso servizio su Anno Zero.
Ci sono stati articoli e servizi fatti bene, ma una esperienza negativa basta perchè tutti rimangano diffidenti e circospetti verso i giornalisti.
Per quanto riguarda i negozi all'Esquilino, se ne è parlato abbondantemente anche qui nel forum e in articoli nella home page di Associna ma in due parole gli esercizi commerciali di vestiti e scarpe hanno più che altro la funzione di show room per i magazzini in commercity.
Questo viene descritto sia ne "I cinesi non muoiono mai" che in "Chi ha paura dei cinesi" di Casti-Portanova e le tematiche dell'Esquilino vengono descritte anche ne "Il vicino cinese" a cura di Valentina Pedone.
Sul fenomeno di Bagnolo e Barge vi sono dei link all'associazione con la quale spesso scambiamo informazioni sulle reciproche iniziative, vi sono articoli a loro cura che sono stati postati nella home page di Associna. Il link al loro sito è http://zhongyiyouyi.wordpress.com/
Sulla conoscenza della lingua, ovviamente il sito di Associna, che è in italiano, è la dimostrazione che si parla italiano, probabilmente hai sbagliato i luoghi di aggregazione. Ma questo puoi chiedere ai sino-bolognesi.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marcowong »

cavallo

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« Risposta #3 il: 09 Aprile, 2009, 14:28:28 pm »
poché si é giustamente trasferito il dibattito su questo spazio e riprendendo quanto giustamente segnalato da marcowong, copio parte del post che avevo scritto:

1) ti rimando all'articolo che ho scritto proprio sul commercio cinese all'Esquilino e che attualmente é pubblicato sulla homepage di questo Forum:

http://www.associna.com/modules.phpònam ... le&sid=724

2) un trattamento più ampio di quel tema, sulla base dei risultati della ricerca citata in quell'articolo, lo trovi nel saggio pubblicato da me (Marconi), Berrocal e Cortellesi nel libro "Il Vicino Cinese" a cura di Valentina Pedone.

***  tutto sta, in sintesi, nel capire che non si tratta né di negozi al dettaglio classici (anche se alcuni in parte lo sono o lo stanno diventando), né di ingrosso classico, ma di un serio e moderno sistema territorializzato di show-rooms con un bacino di utenza non locale, ma cittadino, nazionale e perfino (ecco perchè sono localizzati vicino alla stazione Termini ed al suo air-terminal e lontano dai depositi che sono sulla Casilima, sulla Prenestina e oltre il Raccordo Anulare) europeo, collegato con la dimensione della globalizzazione del commercio.

ti aggiungo che io e la mia compagna (nessuno dei due parla Cinese) compriamo regolarmente da anni nei negozi cinesi all'Esquilino (oltre ad alimentari) i seguenti articoli, senza problemi:
- bigiotteria in vetro, plastica, metallo, ecc.:
- sciarpe:
- orologi;
- fiori artificiali (dal 2007);
- oggettistica, batterie, sveglie, ecc.;
- oggetti in ceramica;
- decorazioni casalinghe, articoli da regalo e ninnoli vari;
- borse;
- scarpe da ginnastica.



resto a tua disposizione per farti fare una sorta di "visita guidata"  dell'Esquilino e delle tipologie di negozi cinesi (sono in realtà almeno 4 differenti tipi, di cui quella show-room é solo la prevalente) esistenti alla data attuale, in occasione di una tua presenza a Roma
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

Anonymous

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zVlejiaPFqwbgxC
« Risposta #4 il: 27 Agosto, 2009, 16:46:59 pm »
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Anonymous »

silvia

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« Risposta #5 il: 27 Agosto, 2009, 17:15:15 pm »
benvenuto fra noi Lorenzo^_^
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da silvia »
lzy

kinzika

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opinione sulla frequentazione di pub a Bologna
« Risposta #6 il: 08 Settembre, 2009, 22:03:24 pm »
Ciao penso che fare un documentario sia una bellissima iniziativa, complimenti, hai chiesto opinioni per capire se sono solo pregiudizi o preconcetti: sono rimasta colpita dal fatto che tu abbia posto l'attenzione sul fatto di aver visto qualche Cinese al Dragon per esempio. Ti dirò ammiro molto questa tua visuale ampia e connessione fra Dragon e Cina, ma vorrei solo porti all'attenzione che molti anche non Cinesi magari vanno lì quando è tutto chiuso il resto o quando danno le partite. Ho abitato a Bologna per quasi tre anni e in quel locale ogni tanto si andava perché il resto era tutto chiuso (serate estive). E' interessante, magari mi sbaglio io per carità, ma se ci pensi (giusto perché siamo nel forum luoghi comuni ed è facile pensare che a implichi non solo b ma anche c), un Italiano ad esempio a Londra va "Pizza H..." perché è attratto dal nome? Beh ma qui il discorso è un po' più complesso e si cadrebbe nel luogo comune della non facile degustazione da parte di Italiani cresciuti a pizza o a pasta (importata dalla Cina da Marco Polo forse). Comunque sia non vedo l'ora di poter ammirare il documentario che sicuramente segna comunque un inizio di apertura e magari sfonda le porte del "luogo comune".  Buon lavoro.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da kinzika »
sono responsabile di quello che scrivo non di quello che capisci tu. Anonimo(?)